Il ricordo di Samp-Napoli 1989: la finale di Coppa Italia

Il ricordo di Samp-Napoli 1989: la finale di Coppa ItaliaTUTTOmercatoWEB.com
domenica 5 aprile 2009, 08:00Giocavamo insieme, sempre io e te...
di Stefano Orengo
Riviviamo la grande vittoria di Cremona per 4-0 della Sampd'oro sul Napoli di Maradona

Il derby della solidarietà della settimana scorsa è stato per molti un'occasione di rivedere i campioni della Sampd'oro, quella Samp di un passato non troppo lontano, che quasi due decenni fa raggiunse grandi traguardi, conquistando trofei in Italia e in Europa sotto la Presidenza di papà Paolo Mantovani.

Con questo articolo, noi di SampdoriaNews.net cerchiamo di cogliere un'altra occasione per ricordare quella squadra: quasi vent'anni fa, infatti, Sampdoria-Napoli (la partita che si giocherà oggi in campionato) aveva una posta in palio mica da ridere: era la finale della Coppa Italia 1988/89.

LE PREMESSE – È il 28 Giugno 1989. La Sampdoria arriva all'appuntamento del “Giovanni Zini” di Cremona (Marassi era ancora un cantiere in vista dei Mondiali 1990) in ottime condizioni per poter ribaltare il risultato dell'andata (1-0 al San Paolo con gol dell'ex Renica). Mancini e compagni per preparare questa finale di ritorno sono addirittura andati in ritiro a Salsomaggiore Terme e questa fase di concentrazione, a conti fatti, si rivelerà utilissima per la vittoria in una partita che vedrà la supremazia dei blucerchiati dall'inizio fino alla fine, seppur contro il forte Napoli di Careca e Maradona giunto secondo in campionato dietro all'Inter dei record di Trapattoni.

INIZIO PARTITA – La Sampdoria, a differenza dell'altra finale stagionale, quella di Coppa delle Coppe persa a Berna contro il Barcellona, si presenta con la formazione migliore, senza infortuni e squalifiche, e dimostra subito quanto questo cambi le cose: sarà un monologo blucerchiato. Già ad inizio partita la Samp va vicina alla rete con Victor, ma a parte questo, il Napoli si difende bene e per vedere i nostri sogni concretizzarsi bisogna attendere fino al 32', quando Vialli vola in cielo e realizza di testa un gran gol mandando il pallopne nel sette, sfruttando un cross di Victor e battendo imparabilmente Giulani. È l'1-0, la situazione ora è in equilibrio, ma la Samp non si ferma. Al 37' Mancini, per non essere da meno del suo gemello, prima impegna Giuliani con un gran tiro dalla distanza, poi un minuto dopo serve dalla sinistra un traversone sul secondo palo per l'accorrente Cerezo, che, ancora di testa, incrocia a rete per il raddoppio su cui si andrà a riposo con la Sampdoria in vantaggio di un gol combinando il risultato dell'andata.

LA SAMP DILAGA - Nella ripresa ci si aspetta una reazione del Napoli, ma questa non arriva; anzi è ancora la Samp ad attaccare e segnare: questa volta con Vierchowod. Il difensore riceve da Pari un pallone a metà campo, avanza di forza e poi scambia con Mancini che gli regala un uno-due al bacio con il tacco. Lo “Zar” conclude così a rete con un gran destro sul primo palo e fa 3-0, mettendo di fatto la partita è in cassaforte, grazie anche ad uno strepitoso Pagliuca che qualche minuto dopo si supera con una gran parata su una botta dalla distanza di Alemao. Il Napoli ora prova ad attaccare per salvare l'onore, ma la Samp non si ferma ed in contropiede colpisce ancora con Mancini che al 57' si guadagna un rigore con un dribbling su Renica che lo strattona per la maglia. Sarà Bobby-Gol stesso a realizzarlo spiazzando il portiere per il 4-0 finale.

UN BRUTTO FINALE - Nell'ultima mezz'ora però la partita si incattivisce: nel giro di pochi minuti Renica si prende due ammonizioni per altrettante brutte entrate prima su Victor e poi su Cerezo lasciando il Napoli in dieci. Da quiil nervosismo e la tensione salgono e fino alla fine della partita il gioco sarà continuamente spezzettato da continui falli da entrambe le parti e “parapiglia” (per non dir di peggio) tra giocatori, che sfoceranno con le espulsioni, prima di un massaggiatore della Sampdoria, e poi, nel finale, di Mancini.

LA VITTORIA - Questo finale però non toglie nulla alla grandissima vittoria e all'impresa della Samp, che vince la terza Coppa Italia della sua storia, la seconda consecutiva dopo quella dell'anno prima a Torino, riconfermandosi una delle squadre più forti d'Europa e gettando le basi per la vittoria di Goteborg dell'anno dopo in Coppa delle Coppe.

Dalla finale di Coppa Italia del 1989 quindi, a una partita di campionato, quella di oggi. Dai gemelli Vialli-Mancini, ai nuovi Cassano-Pazzini. Questo è il filo che lega queste due partite, con un occhio comunque rivolto sempre a quella finale, che rimarrà per sempre indelebile nella storia blucerchiata, sperando che certi momenti si possano ripetere, in un futuro non troppo lontano.