Bordon: "P. Mantovani non badava a spese. C'era un giovane attaccante..."

13.04.2020 13:03 di Emanuele Massa   vedi letture
Bordon: "P. Mantovani non badava a spese. C'era un giovane attaccante..."
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Blucerchiato tra il 1983 e il 1986, Ivano Bordon ha vinto con i colori più belli del mondo il primo trofeo dell'era Mantovani, la Coppa Italia del 1985.

Il portiere veneto, che oggi compie 69 anni, ha rilasciato una lunga intervista a milanosportiva.com, raccontando naturalmente anche gli anni vissuti a Genova:

"Alcuni amici mi avevano fatto sapere che la Sampdoria aveva bisogno di un portiere. Con il Presidente Paolo Mantovani trovo l’accordo su tutto. Pronto per una nuova avventura, chiudo la mia esperienza in nerazzurro con 382 presenze, 2 scudetti, 2 Coppe Italia e un mondo di ricordi. Il calendario mi mette subito alla prova: la trasferta contro l’Inter non può lasciarmi indifferente, sono emozionato come poche volte mi è successo. La mia giornata è comunque speciale, vinciamo in rimonta. Ma sono triste per quel pubblico che mi applaude ancora.

Scanziani mi ha fatto conoscere l’ambiente sampdoriano, mi ha aiutato nell’inserimento. Sono cose che non dimentichi. ll presidente Paolo Mantovani, da vero tifoso e grande esperto di calcio, non bada a spese per la squadra. C'era anche un giovane attaccante, veloce e dotatissimo tecnicamente che giocava con i calzini arrotolati, Vialli.

Scanziani ed io diventiamo punti di riferimento della squadra. Moreno Mannini, Pietro Vierchowod e Luca Pellegrini giocano in linea come mai nessuno ha fatto ancora in Italia. Arriviamo quarti in campionato, nello scontro con le grandi ci batte solo l’Inter. Superiamo il Milan sia in campionato, 0-1 a Milano e 2-1 in casa, sia nella finale di Coppa Italia per il primo storico trofeo blucerchiato, il 3 luglio 1985. È Alessandro ad alzare la coppa al cielo, con Eugenio Bersellini abbiamo lasciato ancora un segno.

L’anno successivo vogliamo essere ancora protagonisti, soprattutto in Coppa delle Coppe. Qualcosa però non funziona. In Europa non facciamo molta strada. Siamo eliminati al secondo turno dai portoghesi del Benfica, 2-0 a Lisbona. E a Genova non andiamo oltre 1-0. Ci salviamo quattro o cinque giornate prima della fine del torneo e arriviamo ancora in finale di Coppa Italia con la Roma. Ci illudiamo dopo la vittoria 2-1 a Marassi. ma una settimana dopo allo Stadio Olimpico, il 7 giugno 1986, non ci lascia scampo. Devo però ammettere che era una ottima squadra, in quella stagione aveva lottato fino all’ultimo per la conquista dello scudetto.

Con l'arrivo di Boskov - conclude Bordon - in molti non rientriamo nei suoi piani. A trentacinque anni mi devo guardare intorno mentre Scanziani rimane a Genova, sponda Genoa".