Rocca fuori dai playoff, finale amaro anche per Falcone

"A farsi le ossa" è la rubrica settimanale che vi tiene aggiornati sulle prestazioni dei giovani blucerchiati in prestito nelle serie minori.
04.06.2018 10:18 di  Andrea Vazzoler   vedi letture
Rocca fuori dai playoff, finale amaro anche per Falcone
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

In attesa della semifinale playoff del Palermo che vedrà impegnato il blucerchiato Gabriele Rolando, recuperato e arruolato da mister Stellone per il ritiro di Roma in vista della sfida con il Venezia di Inzaghi di mercoledì, l’interesse è ancora rivolto ai giovani in prestito impegnati nei playoff e playout di Serie C.

Il Gavorrano di Wladimiro Falcone saluta la Serie C dopo un solo anno tra i professionisti: fatale il ritorno del playout contro il Cuneo, in cui gli uomini di Favarin non hanno saputo sfruttare adeguatamente le occasioni create e, in ultimo, si sono visti negare il gol dalla traversa colpita da Damonte all'85'. Allo Zecchini i piemontesi, forti dell'1-0 della gara d'andata, si limitano a difendere, chiamando in causa Falcone soltanto con alcuni sporadici tiri dalla distanza, su cui il blucerchiato fa buona guardia, rispondendo con prontezza di riflessi anche all'insidiosa punizione di Schiavi in chiusura di primo tempo. Nonostante il finale amaro, l'esperienza in Toscana ha restituito al giovane portiere la continuità che negli ultimi tempi era mancata, anche a causa di un infortunio durante il prestito a Livorno.

Cade anche il Feralpi Salò che, dopo il pareggio casalingo 1-1 contro il Catania, affonda in terra siciliana per 2-0 e dice addio al sogno Final Four. La squadra di Toscano ha abituato alle imprese in trasferta in questa stagione dopo aver eliminato Pordenone, Albinoleffe e Alessandria ma, il Massimino non fa sconti e, i siciliani, si dimostrano ben più superiori confermando i pronostici iniziali. Michele Rocca subentra in entrambe le sfide sempre intorno al 70’ della ripresa. All’interno di una stagione altalenante, il centrocampista scuola Inter, viene inserito, nel match di andata, subito dopo il pareggio rossoazzurro di Ripa per arginare in modo diligente e combattivo la crescente fiducia dei siciliani. A Catania invece, subentra a Tantardini, questa volta con mansioni più offensive dietro il tridente Marchi-Guerra-Ferretti alla ricerca del gol che riaprirebbe i conti ma gli uomini di Lucarelli, dopo il gol di Barisic, sono più incisivi e raddoppiano con Russotto chiudendo ogni speranza verdeazzurra.