ESCLUSIVA SN - Viscardi: "Società come la Samp hanno la necessità di fare cassa per poi reinvestire. Prenderei di corsa Balotelli"

31.05.2016 09:00 di  Sandro Selis   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Viscardi: "Società come la Samp hanno la necessità di fare cassa per poi reinvestire. Prenderei di corsa Balotelli"
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Il mercato si sa non aspetta e la Sampdoria seguendo questo diktat, sta cercando di mettere a fuoco quanto prima la tipologia di giocatori che possono essere più funzionali al gioco di Montella. Durante la trasmissione settimanale Il Sampdoriano, in onda su TMW Radio ogni lunedì dalle 18 alle 19, la redazione di Sampdorianews.net  ha avuto il piacere di intervistare il noto giornalista Giuseppe Viscardi, che ha commentato possibili obiettivi e primi nomi accostati al club blucerchiato.

Notizia di oggi l'interessamento della Samp per Popov, centrocampista 28enne dello Spartak Mosca. Per risollevare le sorti blucerchiate è così necessario andare a prelevare giocatori stranieri per di più da un campionato minore come quello russo? " Dipende dal tipo di giocatore che stai cercando. Credo che quest'anno alla Sampdoria sia clamorosamente mancata una punta centrale di peso, diciamo l'Okaka degli ultimi due anni per capirci. Non necessariamente deve fare valanghe di gol, anche se poi quelli bravi vanno sempre in doppia cifra. Soprattutto deve fungere da punto di riferimento per la squadra, facendo a sportellate con i difensori avversari per far salire la squadra. Per un calcio di questo genere credo sia più opportuno rivolgersi al mercato interno, cercando giocatori magari non di grandissime doti tecniche, ma comunque di temperamento, bravi in acrobazia e che siano anche in grado di risolvere la partita da calcio da fermo, come avveniva in passato per esempio con Gabbiadini. Quest'anno invece questo tipo di soluzioni sono mancate clamorosamente, non ricordo gol di testa a parte quello di Eder ininfluente contro il Napoli. Quindi per tornare a Popov, andare a cercare un giocatore in un campionato sconosciuto che deve adattarsi, credo non sia la soluzione migliore". 

Ad ogni sessione di mercato viene avvicinato alla Sampdoria il nome di Mario Balotelli. Lasciando per un attimo da parte gli eventuali costi di una simile operazione, pensi possa essere utile alla causa blucerchiata? "Andando un po' controcorrente se me lo regalassero o quasi lo prenderei di corsa. Secondo me è un giocatore dalle potenzialità straordinarie e le ha spesso messe in mostra. E' capace di tirare in porta dalla breve e dalla lunga distanza con tutti e due i piedi, ha un fisico notevole e salta bene di testa. In un ambiente più protetto come quello della Samp può ritrovare quella continuità e quella qualità che ne fanno uno dei calciatori più forte in circolazione. Poi certo bisogna valutare tanti aspetti, anche quello della compatibilità con qualsiasi tipo di ambiente, con i compagni, con l'allenatore, con la città e con la tifoseria; ci sono tutta una serie di punti interrogativi non facilmente risolvibili. Deve capire principalmente cosa fare da grande. Ribadisco comunque che se fosse un "affare", ci penserei bene e lo prenderei".

Avere Cassano e Balotelli insieme nella stessa squadra potrebbe essere un problema? "Potrebbe anche darsi che ci siano partite in cui giochi in nove, però magari con venti minuti di qualità sono in grado di ribaltarti la partita e il risultato. La compatibilità tecnica potenzialmente io la vedo". 

Che calciomercato ti aspetti dal punto di vista del budget e della spesa? "Società come la Sampdoria hanno la necessità di fare cassa con quei giocatori bravi ma che possono avere ambizioni di tipo diverso, anche perchè ti vai poi a scontrare con dei cali di rendimento degli stessi. Per esempio hai fatto bene a cedere Eder dopo averlo valorizzato al massimo. Con il ricavato di queste vendite poi devi provare ad investire su calciatori di prospettiva e qualità, alcuni tuoi altri magari no. Anche le edizioni precedenti della Sampdoria più o meno facevano questo, credo che sia una politica intelligente qualunque società la faccia. Mi aspetto un calciomercato di investimenti in prospettiva con qualche dismissione importante, tutto funzionale al progetto montelliano. La squadra sia per ambizioni che per giocatori la dovrà scegliere lui, poi spetterà sempre a lui far funzionare questa macchina. Credo che andranno via un bel po' di calciatori e ne arriveranno anche un numero importante che saranno poi da assemblare e da mettere in campo col modulo nuovo fin dall'inizio.Credo che l'intervento più radicale sia da fare in difesa. La squadra spesso ha subito gol imbarazzanti nel corso della stagione, tra l'altro sulla sponda Sampdoria non siamo abituati a difese del genere. Negli anni 60 e 70 la Sampdoria costruiva la sua salvezza su una difesa impermeabile e ha sempre avuto difensori di spessore internazionale come Morini, Sabadini o Santin. Quindi anche negli anni meno brillanti la difesa è sempre stata un punto di forza. Ora è anche vero che il calcio moderno tende a sminuire il valore della fase difensiva. Anche a centrocampo credo che cambieranno molte cose, in quanto è sempre stato il fulcro del gioco di Montella. A parziale scusante quest'anno non aveva degli interpreti funzionali al suo tipo di gioco come per esempre invece a Firenze".

Si parla di un possibile interessamente della Samp per Lazaar, cosa ne pensa? "Il Lazaar visto nel Palermo di Iachini dell'anno scorso, l'ho trovato un giocatore di ottime prospettive, mi aveva impressionato e l'avrei preso di corsa. Credo sia un ottimo esterno dotato anche di una bella fucilata dalla distanza e con buone doti di cursore. Quest'anno si è un po' perso, è partito spesso dalla panchina, anche se bisogna dire che nel Palermo di quest'anno, come anche nella Sampdoria di questa stagione, fosse difficile emergere".

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