ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Con la Fiorentina un vero esame di maturità. Cassano? Chi indossa la nostra maglia va appoggiato"

Per decenni uno dei volti più noti della tifoseria organizzata blucerchiata. Attualmente opinionista per Sampdorianews.net.
07.11.2015 08:12 di  Enzo Tirotta   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Con la Fiorentina un vero esame di maturità. Cassano? Chi indossa la nostra maglia va appoggiato"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il pareggio con il Chievo ha dimostrato i pregi e i limiti di questa Sampdoria di inizio campionato, che tutti ormai hanno notato. La squadra di Zenga riesce a passare in un attimo dall'essere una squadra offensiva e in controllo della partita all'essere una formazione schiacciata nella sua area quasi in balia dell'avversario.

A differenza di molti io non ritengo che la colpa sia da ricercare nell'allenatore, che anzi trovo sappia mettere bene la squadra in campo, provato dal fatto che la Sampdoria comincia quasi sempre bene le partite, come è successo con il Chievo. Il problema è che poi dopo i primi 20 minuti succede evidentemente qualcosa a livello mentale e la squadra non rende più. Ora è facile ricordarsi del secondo tempo del Bentegodi, ma anche con il Verona in casa, nonostante la netta vittoria, i blucerchiati hanno avuto qualche momento di affanno.

Il problema credo sia mentale, perchè la squadra tecnicamente è molto buona. Sebbene la difesa sia al momento un reparto che non sembra offrire le garanzie della stagione scorsa,  a centrocampo abbiamo giocatori di valori assoluto, ai quali, oltre ai soliti noti, si è aggiunto nelle ultime settimane un giovane talentuoso come Carbonero. In attacco possiamo schierare insieme Eder, capocannoniere del campionato, e Muriel, che, se in giornata, è immarcabile. Il valore tecnico di questa squadra è innegabile. Il problema sta proprio nel fatto che alcuni di questi giocatori che dovrebbero fare la differenza non riescono a trovare la continuità necessaria, spesso anche durante la partita in corso, e questo a fatto sì che la Sampdoria abbia lasciato punti per strada, punti che avrebbero potuto portare i blucerchiati al ridosso delle grandi, in un campionato corto e livellato come quello di quest'anno.

Credo che Zenga a Verona abbia anche azzeccato i campi, e sono molto contento di aver visto entrare alla grande il capitano Angelo Palombo, che è riuscito a dare il massimo proprio quando Fernando, fino a quel momento fra i migliori, è cominciato a calare. Fra la tifoseria continua a tenere banco anche la questione Cassano, entrato nel contro il Chievo senza però più avere un compagno di attacco che lo aiutasse nel tenere su la squadra. Su Antonio la penso come chiunque avesse un pò di sale in zucca: attualmente non può essere paragonabile al giocatore che era nell'arco della sua prima avventura in blucerchiato. Nonostante la forma stia migliorando non ha ancora la condizione per essere titolare, pertanto credo che il suo giusto utilizzo sia proprio un impiego a partita in corso, sperando che un lampo della sua classe possa spianare la porta alle veloci punte blucerchiate. Dal punto di vista umano, io sono sempre stato contro a chi nella Sud fischia giocatori o allenatori preventivamente, è una cosa che non si dovrebbe fare, perchè comunque chi indossa la nostra maglia va appoggiato.

Ora ci aspetta una partita dura contro la Fiorentina, un vero esame di maturità per la Sampdoria, che in casa ha sempre portato alta la bandiera. Nonostante ciò che avrà detto il campo domenica sera, io credo che quest'anno ala Samp potrà puntare a fare un campionato sulla falsa riga dell'anno scorso e magari, se acquisterà la continuità e il cinismo necessari, potrà anche puntare a migliorare ulteriormente il posizionamento ottenuto nel maggio scorso, per poter tornare di nuovo in Europa League. La squadra c'è e merita fiducia, come credo la meriti anche il suo allenatore.

Voglio ora dedicare l'ultimo capitolo del mio editoriale per ricordare il bellissimo incontro che tenuto con gli amici dell'Hellas Verona al termine della partita del Ferraris di due domeniche fa, anche se a dire il vero l'incontro è cominciato il giorno prima con una partita di calcetto vinta dagli ospiti. Sul brindisi di domenica posso solo dire che è bellissimo ritrovare dopo tutti questi anni sempre lo stesso clima amichevole che si riesce a creare ogni volta che veronesi e sampdoriani si incontrano. Soprattutto per chi, come me, ha una certa età, è stato bellissimo rivedere vecchie facce conosciute da tempo, che hanno riportato i ricordi ai periodi in cui la Sampdoria viaggiava per l'Europa, spesso anche con qualche tifoso del Verona a seguirla con amicizia e passione. Un'amicizia sincera, che ha trovato modo di rinnovarsi anche nel post partita di Chievo-Samp, nel quale i ragazzi che sono andati al Bentegodi si sono incontrati per una pizza con i butei gialloblù.