ESCLUSIVA SN - Ganz: "La Samp andrà a Milano per fare la partita. Al Doria devo tutto"

28.10.2014 13:45 di  Lorenzo Montaldo  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA SN - Ganz: "La Samp andrà a Milano per fare la partita. Al Doria devo tutto"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com

Giocare a San Siro ha sempre un fascino particolare, indipendentemente dalla situazione di classifica delle milanesi. La Samp mercoledì farà visita all'Inter, nella Scala Del Calcio, da terza in classifica. Incontrerà i nerazzurri ottavi in campionato, in difficoltà nonostante nell'ultimo turno siano usciti vittoriosi dal "Manuzi" di Cesena. Per analizzare gli spunti offerti da questa partita Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva uno che sul prato del "Meazza" si trovava a suo agio come nel cortile sotto casa, l'ex attaccante proprio di Doria e Inter, 'El segna semper lu', Maurizio Ganz:

Maurizio, la Samp arriva a San Siro terza, l'Inter ottavo. Sarà il Doria a dover temere l'Inter, o l'Inter a dover temere la Samp?
"Sicuramente sarà una partita difficile, la classifica però non deve ingannare, l'Inter si ritroverà. La Samp, insieme all'Udinese, sta facendo un campionato straordinario, e il merito è sicuramente per gran parte di Sinisa, che ha veramente in mano lo spogliatioio, la squadra lo segue e si vedono i risultati".

Un mese fa tu ci dicesti che la corsa per il terzo posto sarebbe stata appannaggio di parecchie squadre, i fatti ti stanno dando ragione...
"E lo confermo. Inter Milan e Fiorentina forse sulla carta hanno rosa più completa, ma solo sulla carta. L'Udinese sta facendo bene, e da Friulano sono contento, la Samp sta facendo cose straordinarie, la Lazio sta crescendo... Insomma, tolte Juve e Roma, che faranno un campionato a parte, per il terzo posto vedo parecchie squadre".

L'Inter è reduce da una vittoria sofferta a Cesena però.
"Sai, quando le grandi vanno a giocare in provincia, incontrano sempre difficoltà. Anche il Milan, con l'Empoli per esempio, aveva faticato. Per l'Inter conta soprattutto vincere in questo momento, e poi secondo me riuscirà a trovare la continuità necessaria. C'è da dire che ormai non solo comunque le realtà di provincia si chiudono dietro la linea della palla, ma anche le squadre più forti lo fanno. Non c'è più il 'calcio champagne' di qualche tempo fa, e questo è uno dei motivi della crisi del nostro calcio".

Uno dei dogmi di Mihajlovic è appunto quello di cercare sempre un calcio offensivo, a prescindere dall'avversario. Hai avuto modo di osservare il lavoro del mister?
"Si, la Samp attacca sempre e cerca di fare un calcio propositivo, non un calcio difensivo. Me ne sono reso conto già in Coppa Italia contro il Como: i lombardi hanno avuto almeno un paio di occasioni per fare gol ai blucerchiati, e questo perchè il Doria è una squadra che non rinuncia mai a giocare".

Credi che la Samp proverà a imporre il suo gioco anche a Milano?
"La Samp sicuramente andrà a fare la partita a Milano. Il terzo posto è meritato, ha avuto grande continuità, per cui credo che se la andrà a giocare. D'altra parte, che cosa ha da perdere? Se va bene, vinci a San Siro, in caso contrario, beh hai perso contro l'Inter. Sinisa lo conosco bene, è un amico, e la sua è una mentalità vincente, lui va a giocare per vincere in tutti i campi. Non andrà al Meazza per prendere un punto, poi ovvio se maturerà non sarà affatto da buttar via, ma conoscendolo proverà a portar via tutta la posta in palio".

Samp realtà importante nel passato di Ganz. Che ricordi hai di Genova?
"La Samp mi ha dato tutto, mi ha fatto crescere e maturare e Boskov mi ha fatto anche esordire. Dopo due anni di Allievi, due di Primavera e uno di Prima squadra avevano deciso di lasciarmi andare, a Genova ero chiuso da Vialli e Mancini, e mi cedettero per farmi esplodere con altri club. Credo sia stato un orgoglio mio e della società aver dimostrato con il tempo che i blucerchiati non si erano sbagliati, quando mi avevano preso. E poi contro la Samp ho sempre disputato delle belle prestazioni, mi ricordo anche una doppietta ai tempi dell'Inter. Come dico sempre, mi è dispiaciuto solo di non essere mai riuscito a tornare". 

A Milano invece sei diventato 'El segna semper lu', una bella soddisfazione no?
"Quello è un coro che mi rimarrà dentro per sempre. Ricordo la partita con l'Anderlecht, feci doppietta e portai la squadra ai quarti. A quel punto dalla Curva Nord partì quel coro, ancora adesso si sente a volte riferito a qualche altro giocatore, ma è davvero una soddisfazione che sia nato per me. Tutt'ora, quando mi fermano per la strada, spesso non mi salutano come Ganz ma come 'El segna semper lu'."

Cosa c'è adesso nel futuro di Ganz? So che sei diventato allenatore dell'Ascona, in Svizzera.
"Si, è un club di Seconda Lega Interregionale svizzera. Sto facendo una buona esperienza, è un bel progetto supervisionato dalla Fiorentina. E' una società ambiziosa, dal momento che è un avventura che sta iniziando ci sono alcuni problemi che però con il lavoro e l'impegno si possono superare. Quest'anno faticheremo ma credo che riusciremo a creare qualcosa di buono".