ESCLUSIVA SN - Maspero: "La Samp si è rinforzata in ogni reparto. Il Torino non è in una situazione positiva"

03.02.2016 13:03 di  Alberto Boffano  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA SN - Maspero: "La Samp si è rinforzata in ogni reparto. Il Torino non è in una situazione positiva"
© foto di Jacopo Duranti/tuttolegapro.com

Riccardo Maspero ha passato solamente una stagione tra le fila della Sampdoria, ma tanto è bastato per incidere il proprio nome tra i marcatori del Derby della Lanterna. Sua infatti la terza rete con cui, il 4 dicembre '94, i blucerchiati sconfissero i cugini del Genoa per 3-2. Dal 2000 al 2003 gioca invece nel Torino, e anche lì il suo nome rimane impresso nel nome dei tifosi grazie al gol con cui i granata completarono l'incredibile rimonta sulla Juventus: da 3-0 a 3-3.

E proprio in qualità di doppio ex, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattarlo per un'analisi della gara che questa sera vedrà in scena la squadra di Montella contro quella di Ventura.

Maspero, partiamo dal mercato e da un giudizio sulle operazioni di mercato condotte dalla Sampdoria: alla partenza illustre di Eder si sono contrapposti gli arrivi, tra gli altri, di Quagliarella, Ranocchia e Dodò.
"E anche Alvarez! Sicuramente è stato dato via un giocatore importante che aveva fatto la differenza in questa prima parte di campionato, un giocatore che era il fulcro di quello che era la fase d'attacco della Sampdoria. Però secondo me i blucerchiati si sono rinforzati in ogni reparto cercando di inserire giocatori sicuramente validi e che hanno voglia di riscattarsi e di fare bene. Penso che la Sampdoria sia una società ideale per questi loro obiettivi".

Con la partenza di Eder l'ambiente ora potrebbe attendersi ancora di più il definitivo salto di qualità da parte di Muriel.
"Sì, però il salto di qualità deve avvenire attraverso tutta la squadra. Chiaro che Muriel dovrebbe tornare a fare quello che ci ha fatto vedere di saper fare, però secondo me in questo momento prendendo 4-5 giocatori, come ha fatto la Sampdoria, si è cercato più di fare un gioco di squadra per vedere veramente il lavoro che riuscirà a fare Montella e vedere dove riuscirà a portare questa Sampdoria che, fino adesso, ha avuto una stagione non troppo positiva".

Stasera a Marassi arriva il Torino. Che gara si aspetta? Potrà manifestarsi un po' la paura di perdere, forse più soprattutto dalla parte blucerchiata?
"Sì, la Sampdoria ha qualche punto in meno in classifica ma anche il Torino in questo momento non è in una situazione positiva. C'è un po' di scetticismo, un po' di disinteresse e di disinnamoramento nei confronti della squadra che secondo me però ha fatto un ottimo campionato. Poi si è un po' persa, ma secondo me anche perché sta tornando su il Milan così come la Roma, squadre che dovrebbero occupare quelle posizioni di classifica. I granata hanno avuto un attimo di calo, ma secondo me sono entrambe squadre di media-alta classifica. Prevarrà chi delle due avrà meno paura di perdere".

Anche i due allenatori stanno un po' cominciando a finire nel mirino della critica, soprattutto Ventura.
"Ventura ha fatto molto bene però dopo un po' di anni, come si dice sempre, l'ospite comincia a dare un po' fastidio. Forse a Torino ora vogliono vedere qualcosa di diverso, anche se lui ha portato un bel gioco, ha fatto divertire e ha dato dei risultati. E' intoccabile, ora è un momento in cui ci sono delle difficoltà e la squadra deve ritrovarsi. Montella è un allenatore molto bravo, giovane e che ha voglia di far bene e di far giocar bene la propria squadra. Il problema è che è arrivato a campionato in corso, e deve ancora trovare gli automatismi giusti di una squadra che non ha fatto lui ma che si è ritrovato, di conseguenza qualche problema lo può avere. Penso però che nel momento in cui la Sampdoria ha deciso di esonerare Zenga e prendere Montella lo ha fatto perché crede nel suo progetto e nella sua idea di gioco. E allora bisogna dargli tempo, non si può pretendere che faccia subito risultati: per come a lui piace giocare e per quelle che sono le sue idee di gioco, c'è bisogno di tempo e di giocatori che siano adatti ai suoi concetti".

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