Torreira un "muretto", Muriel decide la partita, difesa attenta

15.08.2016 00:07 di  Paolo Paolillo   vedi letture
Torreira un "muretto", Muriel decide la partita, difesa attenta
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Viviano 6: per larga parte spettatore non pagante della sfida, compie due prodezze. La prima, che precede il vantaggio doriano, più complicata della seconda. Per il resto ordinaria amministrazione.

De Silvestri 6: solita partita di corsa e sostanza del capitano blucerchiato. Qualche sbavatura in fase di impostazione, dove sbaglia alcuni lanci diretti alle punte ma, tutto sommato, non lascia mai sguarnita la sua fascia di competenza.

Silvestre 6: preciso e sicuro nei tempi di chiusura e i pochi traversoni messi in area dagli esterni del Bassano non lo preoccupano minimamente. Comanda la retroguardia con sicurezza e mestiere, facendo intendere che sia lui il ministro della difesa doriana.

Regini 6: si disimpegna bene nel ruolo di centrale difensivo che, secondo Sarri e Giampaolo, è più adatto alle sue caratteristiche. Bene di testa, dove non si lascia mai sorprendere dal pur prestante Falzarese.

Sala 6: primo tempo di grande impegno, dove addirittura cerca anche la gloria personale con uno schiaffo di destro dal limite dell'area, dopo un fraseggio stretto con Muriel. Nella ripresa cala un pochino e si fa saltare in un paio di circostanze. Dimostra di essere pronto al sacrificio in caso di necessità.

Torreira 7: se tutte le strade portano a Roma, tutte le azioni del Doria partono dai suoi piedi. Il folletto uruguagio detta i tempi con maturità e personalità, alternando al fioretto anche qualche stilettata di spada. Sarà anche piccolino ma cadono spesso gli avversari. Un muretto, insomma. Si fa notare per un gran tiro da fuori – deviato – che scheggia l'incrocio dei pali: sarebbe venuta giù la Sud. Ammonizione per presunta simulazione evitabile. Speriamo che possa mantenere questo genere di prestazione anche con squadre di altro spessore. Standing ovation per lui all'uscita dal campo. (30' s.t. Cigarini 6: prova subito un paio di giocate di geometria che non gli riescono. Avrebbe sul destro la palla del gol all'esordio ma la conclusione è debole. Più metronomo che frangiflutti).

Linetty 6,5: scatena subito l'entusiasmo del Ferraris con un tunnel dopo pochi minuti e si fa vedere per la grande corsa e il lavoro di interdizione continuo. A volte vuole strafare, cercando il passaggio risolutore quando potrebbe giocare semplice. Quando lo fa, si intende a meraviglia con Alvarez e la coppia d'attacco, tant'è vero che mette l'assist per il 3-0 di Budimir. Dimostra di avere anche un buon tiro da fuori, chiamando Bastianoni alla grande risposta nella ripresa.

Barreto 6: bilancia un primo tempo tecnicamente insufficiente – sembra l'unico fuori dal gioco per larghi tratti e, da un suo errore, nasce l'unica minaccia veneta – con una ripresa di volontà e dedizione. Tiene meglio la zona di campo e si propone anche al tiro, facendo molta legna. Deve crescere di condizione e fiducia.

Alvarez 6: gara a strappi, la sua. Quando si accende fa capire che può essere l'ago della bilancia dell'attacco blucerchiato, perché svaria, crea superiorità e accende le due punte – meraviglioso il lancio per la prima occasione da gol di Muriel -, quando si prende delle pause la squadra fa fatica a sviluppare il gioco di Giampaolo. Buona, comunque, la prova dell'ex interista. (14' s.t. Schick 6: i colpi ce li ha, bisogna dargli il tempo di crescere. Si dimostra volenteroso, anche se eccede ogni tanto nella giocata di fino. Entra nel secondo gol doriano con un tacco elegante per Muriel, che silura Bastianoni sul palo lungo).

Quagliarella 6,5: la classe è classe anche a 35 anni. Uno spettacolo vederlo agganciare un pallone, crearsi un tiro o dirigere ad ampi gesti i compagni. Spirito di sacrificio, talento e tecnica. Nonostante la carta d'identità, rimane il faro dell'attacco della Samp.

Muriel 7,5: Segna due gol e decide la partita. Speriamo che questo sia l'inizio per una grande stagione da parte sua perché ne ha bisogno lui e ne abbiamo bisogno noi. Il primo centro stagionale è frutto di una cavalcata solitaria di 40 metri, dove salta tutto quello che trova e deposita dolcemente in porta il pallone. Il secondo è un gioiello balistico “alla Del Piero”. Ottima l'intesa con Quagliarella e Alvarez. (22' s.t. Budimir 6,5: entra e segna, imbeccato da Linetty. Un gol di volontà. Poi qualche buona sponda e tanto lavoro di disturbo. Bell'esordio anche per lui).

All. Giampaolo 6,5: la sua prima Samp è equilibrata, cinica e compatta. Lui sembra il dodicesimo uomo in campo. Non sta fermo un secondo ed è sempre in aiuto alla squadra, limando ogni piccola sbavatura. Avanti così.