Obiang in difficoltà, Wszolek non entra in partita, Regini tiene botta

23.02.2014 17:54 di  Diego Anelli   vedi letture
Obiang in difficoltà, Wszolek non entra in partita, Regini tiene botta
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© foto di Federico De Luca

Da Costa 4,5: intervento goffo e tecnicamente errato in occasione del goal di Taarabt. Tempestivo in uscita su Saponara, mentre non libera l'area in uscita in un paio di circostanze nella ripresa quando invece l'intervento del n°1 era richiesto a gran voce. Subisce lo scontro con Pazzini sul traversone per il goal di Rami.

Fornasier 5: adattato sull'out destro, fa quel che può. Non è un esterno di ruolo e lo dimostra fin dalle prime battute, non coprendo su Taarabt sul vantaggio e lasciando una prateria quando Constant ha tutto il tempo per crossare in centro a favore di Saponara per chiudere in anticipo la pratica. Più a suo agio quando le azioni offensive rossonere lo portano in zone più centrali.

Mustafi 6,5: ottimo inizio gara con un salvataggio sulla linea su pallonetto di Pazzini e con un grande recupero sull'ex blucerchiato lanciato in contropiede dopo un pallone perso da Obiang nel cuore del centrocampo. Cala fisicamente con il passare dei minuti, ma è tra i pochi a non fallire l'appuntamento.

Regini 6: ritorna in posizione centrale e offre una prestazione solida e precisa, con un paio di buone diagonali difensive e una sgroppata offensiva che avrebbe meritato maggiore sostegno dai compagni nel corso della ripresa.

Costa 5,5: ritorna in campo dal 1' vista l'emergenza difensiva e dopo le recenti amnesie. La sua è una prova senza picchi, nè errori individuali degni di nota, anche se Honda talvolta ha avuto troppo raggio di manovra. Si riprende dopo un cross errato ad inizio gara. Anche lui salterà la trasferta di Torino.

Obiang 4,5: gioca sotto ritmo, perde un elevato numero di palloni in fase d'impostazione dando il là alle pericolose ripartenze ospiti.

(56' Maxi Lopez 4: al di là di ogni considerazione sulle decisioni arbitrali, non si può subire due cartellini gialli per proteste nel giro di pochi secondi. Mancherà a Torino in una partita delicata e assai insidiosa. Era ben entrato in partita con un pressing a tutto campo e una splendida palla in profondità per Eder, ma rovina tutto con una doppia ingenuità),

Palombo 5,5: prova a dare ordine al reparto, non sempre riuscendoci. Fatica ad alzare il baricentro della squadra, tenta la verticalizzazione a favore degli esterni, il gioco del collettivo resta però prevedibile in quanto la manovra non registra accelerazioni.

Krsticic 5: si danna l'anima, non si ferma un attimo, ma la sua azione non diventa mai concreta, mai pericolosa. Non si inserisce senza palla, resta in un limbo nel quale centrocampo e la punta centrale finiscono per non ricevere il contributo tecnico del serbo ammirato nella passata stagione. Ad inizio ripresa vanifica un invitante contropiede non provando la conclusione da fuori e servendo Gabbiadini in offside. (81' Renan n.g.).

Gabbiadini 5: onnipresente in copertura, non trova praticamente mai lo specchio della porta, fatta eccezione per una conclusione debole dal limite nei primi 45'. Poco rifornito, ma da un giocatore di questo livello, in un organico simile, ci si aspettava qualcosa di più.

Wszolek 5: si sdoppia tra copertura e spinta, ma spesso si rivela confusionario e impalpabile.

(46' Soriano 5,5: dà maggiore concretezza e senso tattico al trio di centrocampisti avanzati, qualche interessante iniziativa, pur senza trovare lo specchio della porta).

Eder 5,5: pochissimi rifornimenti da parte dei compagni, lotta nel deserto. Viene ben marcato dalla retroguardia rossonera, l'unico guizzo, finchè c'è stata partita, è il rigore richiesto nella ripresa sull'uscita di Amelia. Nei minuti finali il portiere rossonero è prodigioso sul tocco ravvicinato del brasiliano.

All. Mihajlovic 5,5: partita difficile da interpretare tra episodi, polemiche arbitrali ed errori individuali. La Sampdoria subisce i goal nei momenti più delicati: ad inizio gara e pochi giri d'orologio dall'ingresso di Maxi Lopez. L'espulsione del bomber argentino chiude definitivamente i giochi. In tutto questo va comunque sottolineata una prova complessivamente insufficiente della squadra, in fase di costruzione del gioco, rottura della manovra avversaria e pericolosità offensiva, lasciando da parte il discorso difensivo, in quanto le assenze di Gastaldello e De Silvestri prevedibilmente sarebbero state difficili da colmare. Squadra lenta e prevedibile in fase di possesso, spesso costretta a correre a vuoto quando erano gli avversari ad avere il pallino del gioco. C'è ancora molto da lavorare e la trasferta di Torino non capita nel momento migliore.