ESCLUSIVA SN - Roselli: "Nel calcio non si può gestire niente. Al Varese possono bastare 2 pareggi, ma tutto dipende da come si affronta il vantaggio"

03.06.2012 16:34 di  Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Roselli: "Nel calcio non si può gestire niente. Al Varese possono bastare 2 pareggi, ma tutto dipende da come si affronta il vantaggio"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Francesco Scopece/TuttoLegaPro.com

Ha indossato la casacca blucerchiata tra il 1978 e il 1982, conosce bene l'ambiente del Varese avendolo allenato in serie C, quest'anno si è rivelato il principale artefice della salvezza del Pavia in 1° divisione di Lega Pro. Per analizzare al meglio la sfida play-off tra Sampdoria e Varese, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva mister Giorgio Roselli:

RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.SAMPDORIANEWS.NET     

La Sampdoria è riuscita ad eliminare il Sassuolo correndo però una notevole serie di rischi al “Braglia”. “E’ stata una partita di sofferenza, avendo visto mercoledì la Sampdoria dal vivo, sapevo che a Modena sarebbe stata molto dura, ma una prestazione del genere mercoledì non me l’aspettavo, a Genova non aveva disputato un gran primo tempo, ma nella ripresa aveva ribaltato il risultato e poteva chiudere la pratica anzitempo con un vantaggio più netto.

Come giudichi la difficoltà della Sampdoria di alzare il proprio baricentro nella sfida di ritorno? Da Costa si è rivelato decisivo, può essere lui il valore aggiunto nella finale? “È possibile che il vantaggio iniziale abbia inciso sull’andamento della sfida, anche per noi del Pavia ai play-out contro la Spal si è rivelato decisivo l’aspetto psicologico, dopo lo 0-0 a casa nostra, dovevamo soltanto vincere a Ferrara e così è stato, loro non scesero in campo, ha prevalso la nostra voglia di vincere, loro hanno cercato di gestire la partita, ma nel calcio non si può gestire niente.

E’ una questione psicologica, non tattica, all’andata il Sassuolo aveva interpretato male la partita, impostandola in fase difensiva, ha trovato il goal per caso, ma poi nella ripresa avrebbe anche potuto subire il 3-1, o 4-1. La Sampdoria per qualità era superiore, ma se fai i calcoli, rischi di restare fregato. Romero e Da Costa sono due grandi portieri per la categoria, Romero è un estremo difensore di caratura internazionale, nelle ultime gare è reduce da qualche indecisione con la Samp forse per la poca attenzione in certi episodi”.

Ti saresti aspettato l’uscita di scena dell’Hellas Verona contro il Varese? “Prima della disputa dei play-off non me lo sarei aspettato, ma era immaginabile dopo la gara d’andata, il Varese fisicamente stava molto meglio e, al di là di certi episodi per i quali Mandorlini si è lamentato, ha dominato entrambe le gare. Il Verona è arrivato ai play-off molto indietro dal punto di vista fisico rispetto alle altre 3 partecipanti. Maran è un tecnico molto bravo, era già stata costruita una buona squadra, poi a gennaio sono stati effettuati determinati acquisti, come ad esempio Granoche, che hanno fatto comprendere a tutti quale fosse l’obiettivo, ovvero i play-off, ai quali si è meritatamente qualificato, sulla carta al posto del Padova.

È una squadra pericolosa, la Samp è più forte di tutte le altre, al Varese possono bastare due pareggi, ma il vantaggio è a favore di chi riesce a sfruttarlo al meglio, tutto dipende da come si affronta il vantaggio. A Varese si vive sul grande entusiasmo, ma se la Samp gioca in modo normale, per gli avversari diventa difficile, sicuramente bisogna fare meglio rispetto alla gara di Modena. Già l’anno scorso il Varese aveva disputato i play-off, ha fatto la B per una vita, ai miei tempi l’ho affrontato in diverse occasioni, poi ha vissuto anni difficili, ha disputato anche la C2, tanti anni in C1, poi ha vissuto la cavalcata con Sannino, adesso in due partite tutto può succedere, ma la Samp dipende dalla Samp”.

Sei stato il principale artefice della grande salvezza del Pavia in 1° divisione di Lega Pro. È ormai scontata la tua permanenza sulla panchina del club lombardo? “Siamo già d’accordo, ora vediamo le strategie, ho trovato persone serie, una società ottima, in settimana ci ritroveremo e ci daremo un obiettivo, ci aspetta un’altra stagione con tanti giovani, bisogna chiarirlo, sai qualcuno sennò dopo il nostro finale di stagione può pensare a qualcosa di diverso, sempre meglio chiarire gli obiettivi per una realtà come Pavia. Abbiamo trovato un accordo un mese fa, resterò a Pavia, mi auguro di avere a disposizione un organico che possa raggiungere il nostro obiettivo con minore sofferenza, sulla base di un bel programma che ci consenta magari di costruire per poi migliorarsi successivamente”.