Gastaldello: "Nuova proprietà ha potenzialità per costruire una grande Sampdoria"

Gastaldello: "Nuova proprietà ha potenzialità per costruire una grande Sampdoria"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 26 giugno 2023, 09:17Primo Piano
di Serena Timossi
L'ex capitano blucerchiato Daniele Gastaldello tra passato e presente blucerchiato: promozione, società attuale e la Serie B che ci si deve aspettare

Daniele Gastaldello ha trascorso otto anni con la casacca della Samp, conquistando la promozione in Serie A da capitano, peraltro decisivo ai playoff. Raggiunto dai microfoni di Forever Samp in onda su Telenord, ha analizzato la situazione blucerchiata e ricordato le insidie della categoria, in cui ha maturato esperienza anche da allenatore sulla panchina del Brescia retrocesso.

“Spero che la nuova proprietà sistemi la società, l’organizzazione e che si pongano le basi solide per cercare di dare un futuro alla società. Occorre ripartire da capo, chi è entrato credo abbia le potenzialità per costruire una grande Sampdoria. I tifosi hanno saputo seguire e sostenere la squadra pur sapendo di retrocedere, spero che la società faccia di tutto per renderli orgogliosi”.

Cosa si deve aspettare la Samp dalla Serie B? “La serie B è un campionato difficilissimo, dove spesso non vince la squadra più forte, ma la più organizzata. Tutte le squadre che incontrerà giocheranno alla morte”.

Chi consiglieresti alla Samp? Cosa ne pensi del nome di Iachini per la panchina, recentemente tornato tra i candidati, anche se non in pole position, e di Bisoli per la rosa? “Iachini ha vissuto l’ambiente e può partire avvantaggiato. E’ benvoluto dai tifosi e in serie B ha sempre fatto molto bene. Per quanto riguarda Bisoli, è un giocatore leader all’interno del campo, ci mette cuore e passione, ci mette tutto. Però non so se lascerà Brescia”.

Hai mai vissuto situazioni ambientali come quella della Samp nella stagione appena trascorsa? “No, ho avuto la fortuna di essere sempre in società importanti, che non avevano questi problemi. Sono andato via dopo solo sei mesi dall’arrivo di Ferrero, per scelta personale, e all’epoca la società era solida”.

La cavalcata verso la serie A fu intensa e travagliata nel 2012. “Quel campionato fu due campionati in uno: girone d’andata difficile, abbiamo cambiato allenatore, fatto sconfitte brutte, l’ambiente non era facile; nel girone di ritorno chi è arrivato ha portato una ventata d’entusiasmo e poi ce la siamo giocata. Siamo stati bravi, ma avevamo una squadra importante. Non c’è stato un episodio in cui abbiamo capito di poterci giocare la promozione, piuttosto un periodo in cui abbiamo iniziato a fare delle vittorie importanti e quindi abbiamo capito che la squadra aveva delle possibilità”.

La tua esperienza sulla panchina del Brescia purtroppo si è conclusa con la retrocessione. “C’è molto rammarico per la retrocessione dopo una grande rincorsa. Questa retrocessione mi ha fatto male dal punto di vista sportivo, però è stata una grande esperienza, mi sono divertito. Spero di avere un’altra opportunità. Se tra qualche anno mi vedo ad allenare la Samp? Devo ancora fare molta esperienza. Sono stato otto anni nella Sampdoria, non mi sono dimenticato di tutti i sampdoriani. Purtroppo non sono potuto venire alla festa degli Ultras Tito Cucchiaroni per quello che è successo a Brescia, ma spero che in futuro ci sia la possibilità”.

I tifosi ti ricordano ancora con stima e affetto. “Essere ricordato sia come persona che come giocatore mi gratifica molto”.