ESCLUSIVA SN - Volpi: "I problemi tra me e Mazzarri non avevano nulla a che fare col calcio. Il fallo di Matuzalem? Secondo me..."

Anni e anni passati indossando la maglia della Sampdoria, capitano e leader del centrocampo blucerchiato, Sergio Volpi ha lasciato uno splendido ricordo di sé a Genova. Per parlare di presente passato e futuro dell'ex giocatore, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistarlo in esclusiva. Ecco le sue dichiarazioni:
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Volpi partiamo dal derby di domenica: come giudica quella partita?
"Si l'ho visto, è stata una partita molto tesa dove il Genoa si giocava molto. Non è stata una bellissima partita dal punto di vista tecnico, è stato un match molto combattuto, molto maschio, dove alla fine la Sampdoria secondo me con più attenzione, per l'espulsione che ha subito, poteva vincere".
La pressione della stracittadina e della classifica dei rossoblù possono in qualche modo assolvere Matuzalem per il fallo su Krsticic?
"Sicuramente è stata una brutta entrata. Non lo so, bisogna vivere quei momenti lì, la tensione della partita. Secondo me era da cartellino più vicino al rosso che al giallo. Poi dipende dalle tensioni e da come uno arriva alla partita, la posta in palio che c'è, il derby è sempre il derby...".
E' stato il primo derby senza il Presidente: che ricordo ha di Riccardo Garrone?
"Il ricordo più bello che ho del Presidente riguarda l'anno in cui abbiamo vinto il campionato di B. Si unì a noi per festeggiare con l'entusiasmo di un ventenne, come se fosse proprio uno di noi, sempre sorridente".
Nel suo ultimo anno alla Sampdoria ha giocato poco, al suo posto Mazzarri preferiva schierare Palombo. E' stato difficile per lei, capitano di quella Sampdoria, accettare un ruolo da comprimario?
"Assolutamente no. I problemi tra me e Mazzarri non avevano nulla a che fare col calcio. Poi l'allenatore è pagato per fare delle scelte, lui vedeva quelle lì ma io non mi sono mai sognato di contestare le scelte di un allenatore, che è pagato per quello. Non era un problema di scelte dell'allenatore. Io non voglio dare le colpe solo a Mazzarri, ma c'è stata una discussione, io la vedevo in un modo lui in un altro, io mi sono sempre comportato bene, non mi sono mai lamentato, secondo me lui ha usato delle parole non giuste, diciamo anche un pò 'offensive' per quanto riguarda la mia persona. Ormai sono cose passate, che ci stanno l'importante è non andare troppo oltre".
Ha seguito le vicende relative a Palombo? Da fuori rosa è passato a giocare stabilmente al centro della difesa...
"Io non so perchè Angelo sia andato via dalla Samp e perchè all'inizio di quest'anno non giocasse. Erano problemi di Angelo e della sociatà, immagino abbiano avuto modo di chiarirsi. Da quando è arrivato Delio Rossi hanno trovato una soluzione, ma già ai miei tempi Angelo aveva fatto qualche partita da centrale difensivo con buoni risultati, mister Rossi lo vede difensore ed è giusto che lo faccia giocare lì perchè Angelo ha le qualità per giocare in quel ruolo. E' un ragazzo che si impegna sempre e ha un buon piede".
Dopo la Samp ha vestito per un anno la maglia del Bologna, che esperienza è stata quella in Emilia?
"E' stato un anno difficile. Il Bologna era appena tornato in Serie A e probabilmente dopo la prima partita di campionato vinta a San Siro ci siamo illusi un pò troppo, poi abbiamo trovato delle difficoltà ma l'importante era raggiungere la salvezza e abbiamo centrato l'obiettivo".
Domenica si gioca proprio Bologna-Sampdoria, che partita si aspetta?
"Mi aspetto una bella partita dal punto di vista del gioco. Il Bologna sta giocando bene, ha dei giocatori importantio e secondo me insieme al Catania è la rivelazione del campionato. Il Bologna ha mostrato un buon gioco e di essereuna squadra difficile da affrontare".
Ora allena i Giovanissimi del Brescia, che emozioni le dà lavorare con i ragazzi?
"Ho sempre giocato a calcio, è stata la mia vita e spero che lo sia anche in futuro. Sono belle soddisfazioni vedere i ragazzi che giorno dopo giorno vengono al campo per allenarsi e che si impegnano. E' molto appagante riuscire a preparare i ragazzi in vista di campionati di livello nazionale come gli Allievi e la Primavera".
Volpi si vede un giorno sulla panchina di un club professionistico?
"Ora come ora non mi vedo sulla panchina di una squadra professionistica. Sono all'inizio di questa avventura, mi piace lavorare con i ragazzi e spero che sia questo il mio futuro. Penso sia giusto iniziare a lavorare con i ragazzi, insegnare a loro cosa significa giocare a calcio, i sacrifici che bisogna fare per diventare calciatori. Vedere i miglioramenti di certi ragazzi che magari all'inizio dell'anno erano in difficoltà sono le soddisfazioni più grandi".
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