Di Francesco: "Soffrire aiuta e tempra un gruppo. Sto avendo delle risposte importanti"

22.09.2019 18:30 di  Moreno Cavanna   vedi letture
Di Francesco: "Soffrire aiuta e tempra un gruppo. Sto avendo delle risposte importanti"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Intercettato dai microfoni di Sky Sport, Eusebio Di Francesco ha espresso la propria soddisfazione per la prima vittoria alla guida della Sampdoria.

Il tecnico abruzzese si è soffermato in particolare sul nuovo assetto tattico, che pare aver conferito alla formazione blucerchiata un maggiore equilibrio nell'arco dei 90 minuti: 

"Quello che ho chiesto alla squadra è di ritrovare compattezza, continuità durante la partita. Hanno dimostrato qualcosa di positivo in quelle precedenti, ma solo a sprazzi, appena abbassavamo l’attenzione o l’intensità venivamo puniti e non ce lo potevamo permettere. Siccome ritengo che questo gruppo è fatto da bravissimi ragazzi, oggi ho rivisto in loro cattiveria, determinazione, voglia di fare la partita. Grande fase difensiva, di questo sono molto felice". 

Sulla prestazione del gruppo: “Il calcio è fatto di episodi, a volte girano a favore a volte contro. Noi siamo stati bravi a sfruttarli al meglio. Potevamo chiuderla perchè nel secondo tempo abbiamo avuto 3-4 palle gol importanti, o perlomeno situazioni di gioco in cui potevamo fare male e fare un gol in più e non lo abbiamo fatto, ma va bene così perchè soffrire aiuta e tempra un gruppo. Nel primo tempo non abbiamo concesso niente, siamo stati poco puliti dopo i primi 15 minuti nello sviluppare la manovra offensiva però abbiamo avuto anche li un paio di occasioni per poter far gol. Non siamo stati bravi però venivamo da 9 gol presi e uno fatto, ritrovare l’equilibrio anche psicologico è fondamentale”.

Sul modulo e la difesa a tre: “Non torno indietro perchè il passato non mi piace, ma col Barcellona è stata fatta (in occasione del quarto di finale di Champions League alla guida della Roma n.d.r.). Io credo che al di là del sistema di gioco sono gli atteggiamenti a fare la differenza, però era importante mettersi in quel modo li perchè in base alle caratteristiche che ho a disposizione li ho messi nelle condizioni di potersi aiutare di più, di difendere meglio. Ricordatevi che nonostante la difesa a 3 o a 5 abbiamo messo diverse volte in fuorigioco gli avversari. Contano anche i principi e il modo di lavorare con la palla, e di questo sono molto contento perchè nonostante stiamo lavorando su questo sistema da una quindicina di giorni sto avendo delle risposte importanti”.

Sugli equilibri tattici dell'attacco blucerchiato: “Dipende, quando sviluppiamo non è proprio un trequartista Rigoni, perchè si decentra un pochino quando gioca in quel modo li, difendiamo in maniera diversa e attacchiamo in un altro modo però a me non piace cambiare tantissimo. In questo momento mi piace dare continuità a quello che sta dando a loro delle sicurezze, e credo che più di dare delle sicurezze a me, io devo dare sicurezze ai miei calciatori".