Mancini: "Speranza che si possa riprendere. Pochi i giocatori infettati"

Il Ct della nazionale Roberto Mancini ha parlato ai microfoni di Roma Radio della squadra azzurra. Il tecnico ha affrontato anche il tema del campionato:
Che momento stiamo vivendo?: "Sicuramente si sta meglio oggi di venti giorni fa. Stare senza libertà per tanto tempo non è semplice. Questo ci ha fatto soffrire. Ora piano piano sta finendo e la speranza è questa".
Cosa ti è mancato in questo periodo?: "Mi è mancato il lavoro prima di tutto. Avremmo dovuto giocare due partite importanti in Inghilterra e Germania dopo mesi che non ci vedevamo. In questi giorni, invece, sarebbe iniziato il ritiro per il campionato europeo".
Giusto ripartire con il campionato?: "Io non vorrei dire nulla che mi sembra ci sia un gran caos. Se dovessi parlare da allenatore della Nazionale spererei che si finisse qui per ricominciare con calma. Il prossimo anno ci saranno una serie infinite di partite e potrebbero arrivare stanchi i giocatori. La mia speranza, però, è comunque che si possa riprendere".
Come le sembra questo nuovo calcio?: "Non è facile, ma penso questo: mi sembra che nel calcio ci siano stati veramente pochi giocatori che sono stati infettati dal virus. Questo significa che non è così semplice infettarci tra di noi giocando all'aperta. Io spero le mascherine scompaiano al più presto. Certo è diverso il calcio senza pubblico, è un calcio un po' particolare".
Come sarà ripartire dal punto di vista atletico?: "Qualche infortunio di troppo ci sarà e il ritmo sarà come quello della Bundesliga e quindi basso. Magari con il passare delle partite ritroveranno le condizioni".
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