"Una notte da 10", Flachi: "Quello che fanno per me i sampdoriani è indescrivibile. Con Giampaolo la Samp ha trovato continuità"

31.05.2019 20:39 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
"Una notte da 10", Flachi: "Quello che fanno per me i sampdoriani è indescrivibile. Con Giampaolo la Samp ha trovato continuità"
© foto di Sampdorianews.net

Il protagonista di "Una notte da dieci", Francesco Flachi, ha incontrato la stampa alla Sciorba prima del fischio d'inizio della sua partita d'addio. L'attaccante ha esternato le sue emozioni per un evento concretizzatosi dopo molti anni, ma al quale tiene particolarmente per riabbracciare una tifoseria che non lo ha mai dimenticato:

“Avevo un po' di paura, le aspettative, speri sempre che le cose possano andare bene, che ci sia gente e finché non la vedi non ti rendi conto. Devo ringraziare i miei quattro angeli, che hanno organizzato l'evento, sono rimasto a bocca aperta. Mi auguro che tutto fili liscio, di riempire quasi tutto lo stadio, però penso che stasera al di là di tutto l'importante è che il ricavato vada in beneficenza.

Mi ha fatto enormemente piacere rivedere i miei ex compagni, siamo un po' cambiati però abbiamo sempre la voglia di scherzare, di ridere, di ricordare i bei tempi e penso che ognuno di loro abbia dato il 100% indossando la maglia della Samp ed è giusto che si prendano il tributo dei tifosi.

Quando vengo qui a Genova è gioia e dolore, nel senso che qui sto bene perché la gente mi fa stare bene, poi è normale che i pensieri vadano anche alle cose non belle. Quattro mesi fa abbiamo iniziato questa avventura, nell'ultima settimana ho fatto fatica perché ho iniziato a rivivere le sensazioni da giocatore. Speriamo di fare tutti qualcosa di buono, abbiamo tutti paura per la tenuta, per il minutaggio, però conoscendo la nostra generazione appena scendiamo in campo passa tutto”.

Qual è il giocatore che hai trovato meglio? “Kutuzov e Faustino insomma, ma gli altri li ho trovati normali, bene o male tutti ci teniamo indaffarati. Al di là del fisico, l'importante è che ci siamo ritrovati. La cosa più bella è stata incontrare Ajazzone che si è commosso rivedendo tutti noi, se vedi ancora una persona come lui e la gente che si emoziona vuol dire che hai fatto qualcosa per loro”.

Su chi nutri le aspettative più alte stasera? “Non è facile scegliere su chi scommettere, la nostra generazione è particolare: ci lamentiamo, mettiamo le mani avanti, però poi qualche cosa di buono verrà sempre”.

Prometti una rovesciata alla Sud? “Me lo auguro, me l'hanno chiesta in tanti”.

Cosa ne pensi della Samp di oggi? “Se fossero riusciti ad essere un po' più ambiziosi avrebbero fatto delle grandi cose. Mi dispiace che vada via Giampaolo, un allenatore cha ha fatto molto bene alla Sampdoria, ha dato un'identità. Ogni anno cambiavano i giocatori, ma riusciva sempre a trasformarli. Non sarà facile. Auguro tutto il bene alla Sampdoria, forse non ha una struttura per competere fino alla fine per un posto in Europa. Giampaolo però è un grande, a me piace anche per personalità, con i giovani di oggi non è facile mantenere lo stesso andamento. E' una piccola Atalanta, la Samp ha avuto tre anni fatti bene, non è riuscita ad andare in Europa, però con lui la Samp ha trovato continuità”.

A chi dedichi la serata? “La dedico a tutti i sampdoriani, per me ci sono sempre stati, quello che fanno per me è indescrivibile. Se siamo riusciti a fare questo evento è grazie a loro. E poi la dedico a Enzino, che venti giorni fa se n'è andato”.