UNA BOTTA DI DORIA: "Solo la Sampdoria", maturità e cultura calcistica

La Sampdoria ha creato quasi la totalità delle occasioni da goal nel corso della ripresa. Prima dell'intervallo Nicolas ha corso pericoli su una conclusione a giro di Caprari, per il resto è stata ordinaria amministrazione. Hellas chiuso a riccio, manovra blucerchiata lenta e prevedibile, poco movimento senza palla, corsie esterne non sfruttate a dovere. 

I primi 45' hanno visto all'opera un 11 blucerchiato ben al di sotto dei propri standard. Come da tradizione il pubblico doriano, presente in gran numero anche al Bentegodi, si è fatto sentire in particolare nel momento di maggiore difficoltà, quando le occasioni stentavano ad arrivare, la manovra si bloccava sul nascere e il tempo scorreva via velocemente. Dal 29' al 35' sei minuti dedicati al coro Solo la Sampdoria, senza sosta, ad accompagnare i tentativi blucerchiati di alzare il baricentro, rendersi davvero pericolosi, far crollare il fortino gialloblu.

Un coro simbolo della giusta mentalità, la Sampdoria viene sempre prima di tutto, di qualsiasi considerazione tecnico – tattica, della qualità del gioco offerta, delle esigenze dei singoli. Conta la maglia e chi la indossa, chi la onora. Anche in quel frangente i tifosi hanno voluto far sentire il sostegno ai ragazzi, trasmettendo un messaggio di grande maturità e cultura calcistica: la consapevolezza del momento di difficoltà e la naturale voglia di condividerlo con chi provava a prevalere sull'avversario, tecnicamente più debole, ma già costretto a fare i conti con un'emergenza d'organico e una classifica deficitaria.

Del resto come diceva il Presidente Finchè i tifosi della Sampdoria canteranno non ci saranno problemi per il futuro.