Sampdoria, Nicolini: "Tre punti importantissimi alla luce dei risultati di sabato"

Enrico Nicolini è intervenuto durante la trasmissione Forever Samp su Telenord, per commentare il momento della Sampdoria dopo il successo di Cittadella:
Sulla vittoria del Tombolato: “Direbbe Allegri che è stata una partita a corto muso. Una partita certamente non bella, soprattutto nel primo tempo, dove si è vista comunque una Samp concentrata determinata a non prendere gol. Purtroppo non era riuscita nell’intento di ripartire di creare qualche opportunità per andare in gol. Poi c’è stata questa metamorfosi dopo il gol del Cittadella con un’inversione di rotta e la squadra ha reagito in un momento di grandissima difficoltà, perché aldilà della partita che ha fatto, ricordiamo che alla Samp mancano un mare di giocatori. Bellissimo il primo gol, una bellissima azione, una rifinitura perfetta di De Luca e bellissimo gol di Giordano che ha piazzato la palla nell’angolino. Da lì la Samp ha ripreso coraggio, loro si sono un po' innervositi e poi c’è stato questo gol con un calcio di punizione ed un bel colpo di testa. Poi la Samp ha sofferto negli ultimi 10 minuti rischiando soltanto in una circostanza. Purtroppo ci sono delle conseguenze a questa vittoria, con l’uscita di Murru, speriamo solo per precauzione e la squalifica di Ghilardi. Sono stati tre punti importantissimi alla luce dei risultati che ci sono stati ieri”.
Sulla reazione della Samp: “Io non penso che sia solo un problema di spirito, io credo che sia anche un problema di qualità. La squadra non è in grado di imporre il suo gioco. I gol sono stati qualcosa di estemporaneo, facendo un gol su contropiede e l’altro su punizione. Non sei in grado di avere il predominio. In mezzo al campo lo stesso Yepes che sta giocando bene, non è uno che sa catalizzare il gioco, addormentare la partita, ha i tempi di gioco per fare il calcio lungo come l’hanno fatto loro. Nonostante tutto la Sampdoria non ha dominato l’avversario, ha fatto due gol per due episodi. Anche quando abbiamo avuto tutti i giocatori a disposizione, dopo venti minuti a Brescia eravamo sotto di tre gol, col Feralpi Salò dopo venti minuti eravamo a due a zero per gli altri. C’è stata fino ad oggi una mentalità di una squadra che deve fare di tutto per vincere il campionato e che non è in grado di farlo. Devi giocare come oggi, da ignorante, da squadra che si deve salvare. La cosa che mi confortava a fine primo tempo è che fino ad allora non avevamo fatto fare un tiro all’avversario”.
Su Alvarez: “Se il voto deve essere per quello che abbiamo visto è insufficiente. Poi bisogna prendere in considerazione l’infortunio, la non conoscenza dei compagni. Secondo me l’aspetto più negativo è la posizione. È un giocatore che più allontani dall’area di rigore e più fa fatica. I nostri trequartisti vanno a marcare la mezzala avversaria, se lo porti a marcare da 40 metri dalla porta fa fatica. Questo è un giocatore che ha giocato anche centravanti, con caratteristiche completamente diverse da quelle che ci aspettavamo e che ci aspettiamo ancora. La sua massima espressione è quella di giocare dietro la punta centrale. Le caratteristiche fisiche sembrano quelle adatte a questo ruolo. Secondo me non è il giocatore che serviva, ma non spendi nulla e speri che questo giocatore ti dia la mano”.
Sul ruolo del centrale di difesa: “Senza andare troppo lontano, l’Ascoli aveva bisogno di un difensore centrale ed ha preso Gagliolo che giocava a Malta. È arrivato, pronti via l’hanno buttato dentro. Alla Sampdoria in questo momento, manca. Hai tre difensori, due ragazzi di vent’anni, un terzino sinistro adattato a fare il centrale, ora te ne manca uno per squalifica e l’altro è uscito per infortunio, io spero in via precauzionale. In questo momento, sperando che la Sampdoria riesca a racimolare qualcosa da Verre, come cartellino e come ingaggio ovviamente, hai la potenzialità per andare a prendere un giocatore centrale di categoria. Mancano 17 partite, anche troppe”.
Sul gol del Cittadella: “Io penso che la colpa maggiore ce l’hanno i difensori. Il portiere è andato là perché la palla è arrivata là e non ci doveva arrivare. È un principio della zona, quando l’avversario carica col piede per calciare lungo, tu devi scappare verso la tua porta per togliere profondità all’avversario. Un calcio di cinquanta metri pulito e leggibilissimo, tu ti trovi due centrali da 15 metri l’uno dall’altro. L’uscita sbagliata è la conseguenza, dove c’era Stankovic, dovevano esserci i difensori. Poi lui ha sbagliato chiaramente”.
Su Giordano: “Ha sofferto perché la squadra soffriva. È normale che sia stato messo in discussione, ma ha giocato nel momento più difficile. Poi fortunatamente c’è stata questa serie di infortuni che gli hanno permesso attraverso una scelta validissima di Pirlo di giocare in un ruolo in cui deve ancora entrare nell’ordine delle idee. Lui è sempre stato un esterno, quindi deve imparare a giocare, però sta facendo un grandissimo campionato. Penso che oggi per lui e per la sua famiglia e per i tifosi penso sia stato bellissimo vedere un ragazzo che nasce blucerchiato, fa tutta la trafila, arriva a giocare in prima squadra e fa un gol che poi si è rivelato decisivo, penso sia il massimo della vita, complimenti a lui e alla sua serietà. L’unica cosa, se andiamo in Serie A, mi auguro che non esordisca in A nel derby perché sennò mi toglie la palma di unico genovese”.
Sul calendario: “Penso che le primissime le faremo ancora in emergenza. Poi mi auguro che dal Brescia in poi si cominci a parlare addirittura di Pedrola, spero. Non ci sono partite scontate. Oggi il Cittadella era uno spauracchio, ma hai vinto la partita. Ti devi aspettare di tutto e di più, in positivo ed in negativo. Quando arriveranno quelli bravi vedremo sicuramente un calcio più propositivo”.
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