SAMPDORIA GONFIA LA RETE – Senza stimoli svaniscono le emozioni

L'analisi settimanale dell'attacco blucerchiato
22.05.2019 09:13 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
SAMPDORIA GONFIA LA RETE –  Senza stimoli svaniscono le emozioni
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

In questo finale di campionato il riferimento agli “stimoli” è ricorrente. Ne ha parlato spesso Marco Giampaolo, sottolineando che quando gli obiettivi vengono meno il rischio di concludere la stagione nell’anonimato è decisamente alto. La Samp ha disputato un’ottima stagione, salvandosi con largo anticipo, ancorandosi alla parte sinistra della classifica e arrivando a lottare per un piazzamento europeo, ma da quando quest’ultima ambizione è matematicamente sfumata la squadra ha registrato un’involuzione nei risultati e nelle prestazioni globali. La partita con il Chievo vedeva affrontarsi due compagini accomunate dalla mancanza di stimoli: Chievo già retrocesso e Samp aritmeticamente nona. Eppure, nelle prime battute del match, l’atteggiamento spavaldo e l’intensità agonistica lasciavano presagire una partita ugualmente godibile e potenzialmente aperta, visto che il rovescio della medaglia era che entrambe potessero affrontarsi a mente libera da condizionamenti di classifica o altri campi. Dopo l’espulsione di Barba, ragionevolmente, ci attendevamo una Samp pronta ad affilare gli artigli, ma la zampata finale non è mai arrivata.

Per Fabio Quagliarella, alla ricerca del titolo di capocannoniere, non si trattava di certo di un problema di stimoli. L’attaccante blucerchiato, tuttavia, è stato a tratti tradito proprio dalla voglia di incrementare il vantaggio sugli inseguitori: meno lucido del solito, al Bentegodi in alcune occasioni ha difettato nel controllo palla o nella scelta di tempo; errori da matita rossa che non siamo abituati a vederlo commettere. La sua è comunque una prestazione sufficiente, sempre in agguato, anche se con le polveri bagnate.

A discolpa del capitano, va sottolineato che le chiare occasioni da goal che lo vedono protagonista latitano. Dalla trequarti, presidiata da Defrel, non giungono rifornimenti degni di nota e il francese, pur dandosi da fare, riesce raramente ad innescarlo o a liberarsi per il tiro. Il partner d’attacco di Quagliarella, Manolo Gabbiadini, non coglie l’opportunità concessagli dal primo minuto, optando per il fioretto piuttosto che la spada. Gli stimoli, nel suo caso, dovrebbero esserci: in primis per la voglia di ripagare l’investimento fatto a gennaio dalla società , in secundis per migliorare il proprio score stagionale. Eppure, Manolo non riesce a pungere, allungando la lista delle prestazioni incolori in questo finale di stagione. Unica iniziativa degna di nota la bordata dalla distanza allo scadere del primo tempo che scalda i guantoni di Semper. Forse il ragazzo ha risentito dell’impiego “part-time”, da gennaio in staffetta con Defrel, ma avrebbe ragionevolmente potuto dare un maggiore apporto.

Gianluca Caprari subentra nella ripresa e si posiziona sulla trequarti, con conseguente avanzamento di Defrel. Mossa comprensibile da parte del mister, ma anche in questo caso gli equilibri non si spostano. L’attaccante mostra vivacità (anche se non ancora brillantezza visto il lungo periodo di inattività), cercando di servire con più precisione Quagliarella, anche se non sempre gli riesce. Nel finale c’è spazio anche per Sau, il quale tuttavia non porta scompiglio tra le maglie della difesa di un Chievo in inferiorità numerica.

Chievo-Sampdoria termina a reti inviolate, senza emozioni. Se si tratta di un problema di stimoli, chiunque siederà in panchina dovrà lavorare molto su questo aspetto la prossima stagione: la mentalità è fondamentale per alzare l’asticella e, quando la classifica non consente voli pindarici, ogni singolo giocatore dovrebbe continuare a dare il massimo, per se stesso e per i propri tifosi. Al di là di un Quagliarella che di stimoli ne aveva persino troppi, ma non è riuscito a trovare supporto né ad incanalarli nel modo giusto, il fuoco sacro è mancato alla maggior parte degli uomini in campo, eccetto un paio di altri elementi della rosa costanti nel rendimento. Ci auguriamo che l’ultimo atto della stagione, affrontando la capolista Juventus di fronte alla Sud, fornisca sufficienti stimoli alla squadra. Per chiudere con una vittoria che manca dal derby. O quantomeno con una prestazione dignitosa, che consenta di guadagnare la via degli spogliatoi tra gli applausi provando ancora un’emozione prima di abbassare il sipario.