Giampaolo: "Siamo contenti, ma non c'è tempo per sorridere. Bravo il club a fare scouting"

15.09.2018 22:55 di  Serena Timossi  Twitter:    vedi letture
Giampaolo: "Siamo contenti, ma non c'è tempo per sorridere. Bravo il club a fare scouting"
TUTTOmercatoWEB.com

La Samp espugna lo "Stirpe" e lo fa travolgendo il Frosinone con un perentorio 5-0. Mister Giampaolo si gode la vittoria, ma con moderazione, pronto ad affrontare gli altri impegni di un calendario serrato:

“Non c’è tempo per sorridere, abbiamo subito delle partite e non abbiamo il tempo per poter godere di questo risultato. Siamo contenti, soddisfatti, non è stata una gara semplice - ha dichiarato il mister blucerchiato ai microfoni di Sky Sport - . Il risultato dice 5-0, ma il primo tempo è stato difficile. Poi però la squadra è cresciuta e ha legittimato il risultato. Siamo stati bravi a fare gol con una grande dose di altruismo. Abbiamo sfatato la statistica che ci voleva mai vincenti con le neopromosse, adesso troveremo qualcos’altro per metterci in discussione”. 

La Sampdoria continua a vendere e a restare dello stesso livello, c’è grande cultura dentro a questa squadra. C’è uno zoccolo duro? “Questo è il terzo anno che lavoro con questa squadra, chiaramente non tutti perché c’è un ricambio a cui devo abituarmi alla Samp. C’è uno zoccolo duro di giocatori che sono migliorati negli anni, giocatori che mi permettono di tagliare degli step e far inserire meglio i nuovi. Bravo il club a fare scouting. I calciatori che abbiamo preso li conoscevo, ma è lo zoccolo duro che ci permette di portare avanti le conoscenze. La qualità fa sempre la differenza”. 

Questa squadra si rinnova adattandosi ai giocatori. “Zapata aveva caratteristiche diverse rispetto a Defrel e viceversa. Le caratteristiche dei calciatori rispecchiano anche i modi di giocare. Con attaccanti veloci e agili puoi attaccare la profondità, con giocatori meno agili giochi più palla addosso. È ancora fuori Praet per infortunio. A me piacciono i giocatori rapidi”. 

Si fa fatica a fare a meno di Barreto. “È colui che porta in campo il pensiero dell’allenatore. Interpreta bene il gioco, ho voluto che rinnovasse perché è un giocatore a cui fai fatica a rinunciare”.