ESCLUSIVA SN - "Con il Rosso non si passa": "L'esito del derby va oltre il momento delle squadre. Una fortuna affrontare quell'emozione"

18.02.2015 13:08 di Mirko Conte   vedi letture
ESCLUSIVA SN - "Con il Rosso non si passa": "L'esito del derby va oltre il momento delle squadre. Una fortuna affrontare quell'emozione"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sampdoria e Genoa arrivano al derby in due momenti di forma diversi, ma io credo che questo tipo di partite vadano al di là dei periodi che stanno attraversando le due squadre, fanno storia a sè. In passato è spesso capitato che la Samp o il Genoa arrivassero alla partita con alle spalle momenti difficili, riuscendo comunque a fare delle grandi prestazioni. L'esito del derby è indipendente dall'andamento delle squadre finora. Sicuramente mi aspetto una partita affrontata con grande determinazione da entrambe, e credo anche che sarà un derby spettacolare, perché a memoria non ricordo una stracittadina giocata con le squadre così in alto in classifica.

A Mihajlovic sicuramente non mancano le possibilità di scelta, specialmente in attacco, ma lui è molto bravo a scegliere i giocatori giusti nel momento giusto. Nessuno meglio di lui può fare queste scelte, perché li vede durante la settimana, e metterà in campo gli elementi che in questo momento sono nella migliore condizione possibile.

Ho ricordi incredibili dei derby che ho giocato, non solo di quello del 2003 in cui ho realizzato quel gol che mi ha dato grande soddisfazione (anche perché in carriera non ho segnato molto). I derby danno sensazioni che partono dall'inizio della settimana, si avverte in città, ed è un susseguirsi di allenamenti con tanti tifosi presenti al campo, e di preparazione che ti porta ad affrontare la partita con grande determinazione. Credo che quello di Genova sia un derby tra due delle tifoserie più belle d'Italia, ed è bello prima dell'inizio arrivare allo stadio e vedere già tanta gente e gli spalti pieni. E' una fortuna per chi lo gioca affrontare un'emozione del genere, e solamente chi la prova può descriverla. Certo, è anche importante portare a casa il risultato.

La Samp ha una buonissima difesa, ma tanto dipende anche dagli altri compagni: il lavoro del reparto arretrato si abbina al lavoro del centrocampo e dell'attacco. E' normale che se la difesa non è supportata da una giusta mentalità dei centrocampisti, che fanno schermo e difendono, il compito diventa più difficile. Tutta la squadra partecipa alla fase difensiva, ma da questo punto di vista, a parte le ultime gare, tutti hanno dimostrato di lavorare alla fase di copertura, a partire dagli attaccanti. Anche per i ragazzi nuovi arrivare in un contesto ben collaudato come quello della Sampdoria dà loro la possibilità di far bene. La squadra è ben organizzata, ha determinati meccanismi, e Munoz e Coda sono ragazzi intelligenti e pronti ad assimilare ciò che chiede il mister. Al di là dei giocatori, però, penso che la differenza la facciano il gruppo e l'allenatore, e che i successi della Samp siano proprio arrivati da lì, abbinati alle qualità che questa squadra ha.

Sabato non potrò essere a Marassi per gli impegni della mia squadra, ma seguirò la partita in tv, ed è scontato per chi farò il tifo.

Da quest'anno ho intrapreso una nuova avventura, e attualmente alleno gli Allievi del Modena. Lo faccio con grande passione, e avendo iniziato dal settore giovanile spero di continuare con il calcio, che è la cosa che mi riesce meglio. Quando ero bambino sognavo di diventare un giocatore di Serie A, ora che non sono più bambino, e ho realizzato quel sogno, cerco di razionalizzare di più, e immagino di poter allenare un giorno in determinati palcoscenici, anche se quello dell'allenatore è un lavoro molto diverso, più complesso di quello di giocatore. Ma come in tutte le cose, con la passione, la determinazione e la voglia i risultati arrivano, e cerco di fare in modo che diventi per me un bel lavoro, anche se per me lavoro non è...

Nel ruolo di allenatore l'esperienza è fondamentale, e con grande pazienza e voglia mi impegno in ogni momento per crescere e allenare un domani una prima squadra. A chi mi chiede chi vorrei allenare è normale che risponda la Sampdoria, ma per arrivare lì la strada è ancora un po' lunga. Voglio fare in modo che tutto quello che imparo oggi nel mio lavoro con i ragazzi mi possa servire in futuro.