SAMPDORIA MOMENT: l'emozione di Muriel ed Eto'o. Iachini "Uno di Noi"

25.01.2015 18:33 di  Diego Anelli   vedi letture
SAMPDORIA MOMENT: l'emozione di Muriel ed Eto'o. Iachini "Uno di Noi"
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Sampdoria – Palermo rappresentava una sfida molto importante e altrettanto ostica. La possibilità di  allungare nuovamente in ottica terzo posto, le insidie della neopromossa sorpresa della stagione. Al di fuori del campo erano principalmente due le ragioni d'interesse. La presenza in tribuna dei colpi di mercato targati “Your President”, ovvero Luis Muriel e Samuel Eto'o, e il primo saluto post Varese al “Ferraris” a Beppe Iachini.

Uno stadio in piedi, la Gradinata Sud impazzita, quando Muriel ed Eto'o sono entrati in tribuna, accompagnati dal Presidente Ferrero, l'atmosfera era magica, festosa, seguendo le fantastiche note musicali blucerchiate. I cori, le bandiere, le sciarpate. Dalla tribuna stampa ho avuto occasione per ammirare da vicino i volti dei nostri nuovi beniamini. Non facciamo retorica, non scriviamo frasi fatte. I loro occhi, i loro sguardi, le loro mimiche facciali valevano più di mille parole. Erano davvero sorpresi, emozionati nell'ammirare uno spettacolo simile. Gli occhi lucidi dall'emozione, incantati nell'assistere allo sventolio delle bandiere in Sud e alla tradizionale sciarpata. Poco importa se abbiano conosciuto in carriera piazze più o meno prestigiose della nostra, a prescindere dalle coppe vinte o dalle precedenti esperienze, oggi hanno davvero compreso cosa significa la Sampdoria. Ne hanno avuto un altro assaggio nel post gara, quando hanno potuto andare sotto il cuore del tifo doriano a prendere confidenza con i loro nuovi sostenitori.

L'altro protagonista è stato senza ombra di dubbio l'attuale mister rosanero. In settimana su queste pagine avevo scritto “Tutti in piedi per Beppe Iachini”. Non poteva accadere altrimenti. E' stato un altro momento toccante. La sua entrata in campo con il consueto cappellino, un intero stadio ad applaudirlo e ad acclamarlo, striscioni di stima e affetto in Sud e sopratutto il coro dal profondo del cuore “Uno di noi”. Una volta finita la gara arriva il momento clou con il saluto ravvicinato a quella che è stata la sua Gradinata per la cavalcata promozione, a quella che sarà per sempre la sua Gradinata per i valori umani oltre a quelli tecnici. Un qualcosa che niente e nessuno potrà mai spezzare. Si temeva di non vederlo così in alto in classifica ad inizio ritorno e soprattutto di non vederlo ancora sulla panchina rosanero dopo un mercato estivo sulla carta non all'altezza e la tradizionale abitudine a cambiare guida tecnica. E invece i risultati gli hanno dato ragione e siamo stati i primi ad attendere con ansia il suo ritorno...a  casa, come recitava uno striscione in Gradinata. Affetto a vita per chi ha lottato al nostro fianco.