ESCLUSIVA SN - Pedullà: “Samp ha lavorato bene sul presente e futuro. Eto’o grande colpo a condizione che...”

05.02.2015 19:33 di  Andrea Colucci   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Pedullà: “Samp ha lavorato bene sul presente e futuro. Eto’o grande colpo a condizione che...”
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca

A tre giorni dalla fine del mercato di gennaio, per fare il punto finale sui tanti movimenti effettuati dalla Samp, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva l'esperto di mercato Alfredo Pedullà:

Iniziamo subito da Samuel Eto’o, il colpo copertina di questo mercato invernale della Samp. Come valuta questa operazione condotta e voluta fortemente dal Presidente Ferrero e che impatto Lei pensa potrà avere dal punto di vista tecnico sulla formazione di Mihajlovic? “E’ un grande colpo a condizione che ci siano tutti i requisiti di armonia, di feeling dal punto di vista tecnico, di accordo con l’allenatore, di comprensione, di stima reciproca. Non è soltanto l’aspetto tecnico, chi può stare a discutere Samuel Eto’o. Eto’o resta ancora oggi, malgrado viaggi per i 34 anni, uno degli attaccanti più importanti in circolazione. Non deve essere per forza titolare: può entrare giocare un tempo e fare la differenza; può entrare per mezz’ora e fare la differenza, può giocare un’ora e fare la differenza. La condizione imprescindibile è che ci sia un buon rapporto con l’allenatore, che il suo ruolo sia chiaro e che Mihajlovic possa essere contento, sicuro e convinto. A me non sembra in generale che Mihajlovic sia apparso convinto delle operazioni della Sampdoria e questo mi spiace, ma deve spiegarlo lui e non io; perché quando dice, come ha detto, che la Sampdoria esce più debole dal mercato e noi diamo dei voti superiori alla sufficienza,7+ come nel mio caso, allora o Mihajlovic ha qualche problema che non conosco oppure noi siamo fuori dal mondo. Fermo restando che questa è una battuta e che capisco quelle che possano essere le perplessità dello stesso allenatore”.

Passiamo ad un’altra trattativa lunga e laboriosa, quella portata avanti con l’Udinese per gli acquisti di Muriel e Coda. Crede che l’esborso economico effettuato dalla Samp per assicurarsi l’attaccante colombiano, circa 12 milioni bonus compresi, sia stato eccessivo? “E’ il prezzo del mercato attuale di Muriel tenendo conto che nella prospettiva, nelle idee, nelle strategie l’Udinese pensava di fare oltre venti milioni. Inizialmente, quando non si erano creati tutti i problemi che poi sono venuti fuori, l’Udinese pensava di poter fare qualcosa in meno di Sanchez. Loro pensavano di aver preso un crack, dal punto di vista tecnico, ma nei comportamenti e per via degli infortuni, oltre che per scelte tattiche, perché con Guidolin l’Udinese molto spesso non giocava con i due attaccanti, Muriel non ha mai avuto l’opportunità di giocare spesso. E’ un’operazione conveniente per entrambi le società: per l’Udinese, perché se avesse aspettato luglio avrebbe preso meno soldi, per la Sampdoria perché prendi un ragazzo interessante, un talento fantastico, ma assieme a questo servono altre cose, senza di queste col talento non ci fai nulla. Io auguro a Muriel di avere l’abilità, la bravura e non la fortuna di essere accompagnato da altre cose. Non si tratta di fortuna, i comportamenti e gli atteggiamenti devono essere automatici, che molto spesso con Muriel non lo sono”.

Gastaldello e Krsticic sono andati all’ambizioso Bologna. La Samp, nell’ultimo giorno di mercato, li ha sostituiti con gli arrivi di Munoz e Acquah. I blucerchiati ne escono rafforzati o indeboliti secondo Lei? “Gastaldello è una storia che ho tirato fuori io nel silenzio, quando nessuno se lo immaginava. E devo dire la verità, quando ho tirato fuori questa storia, non ho gradito alcune cose. Non ho gradito, ma ho sorriso dopo…Gastaldello, adesso si può dire, aveva chiesto alla Samp di andare via in caso di una richiesta importante, non è che Gastaldello ha detto ad ogni costo resto qui e non ci saranno richieste che mi faranno cambiare idea. Siccome c’e sempre sto un grande feeling con Corvino, il quale ritiene Gastaldello uno dei migliori difensori in circolazione, che sin da subito ha spinto per portarlo al Bologna e che è stato molto corretto con Mihajlovic per non deteriorare i buoni rapporti intercorrenti tra loro, in definitiva non puoi trattenere un giocatore con il contratto in scadenza nel 2016. E’ stato giusto che la Samp l’abbia lasciato andare, l’abbia fatto andar via. L’ha sostituito con un difensore che se, e sottolineo se, perché è un passaggio importante, non che abbia dubbi, avrà la concentrazione giusta per giocare cinque mesi senza pensare a quello che sarà il proprio futuro, cioè il Milan, Munoz è un buonissimo rinforzo. Anche perché la Sampdoria puntava su due difensori come Silvestre e Romagnoli, e quindi non è che Gastaldello fosse sempre tra i titolari inamovibili. La cosa ha fatto un po’ specie perché stiamo parlando della bandiera della Samp, del capitano della Samp. Su Krsticic, lui giocava e non giocava, per me Acquah è un’operazione importante, perché prendi un giocatore importante, di prospettiva. Anche qui malgrado mille nomi fatti, come quello di Baselli, che alla Samp piacesse ci sta, che potesse spendere i soldi richiesti no, io ho fatto subito il nome di Acquah. Mi sembrano in definitiva due buone operazioni”.

La Samp in questo mercato ha lavorato anche in prospettiva. A questo riguardo sono da sottolineare gli acquisti di Correa, già a disposizione di Mihajlovic, del riscatto definitivo di Duncan e dell’arrivo di Bonazzoli dall’Inter e Olinga, anche se dal prossimo luglio. Valuta positivamente il ritrovato interesse verso l’acquisto di giovani emergenti dimostrato dalla nuova gestione Ferrero - Osti? “Per me si lavora così, sul presente e sul futuro, sull’usato sicuro e sui ragazzi. Bonazzoli è bravissimo, il presunto erede di Eto’o Olinga ha delle caratteristiche tali da metterlo nelle condizioni di migliorare, parcheggiandolo per questo periodo e Correa è fortissimo. La cosa che mi ha incuriosito è che la Samp doveva cedere Gabbiadini per fare cassa e per mettere a posto il bilancio e invece da quel momento si è scatenata e ha fatto tutto il resto. Io su Ferrero non mi lascio condizionare dall’apparenza come hanno fatto altri, ha portato una ventata di entusiasmo importante, mi piacciono le battute, gli atteggiamenti un po’ sopra le righe a patto che non si esageri  e che soprattutto ci sia il rispetto per tutti gli altri tesserati. Sul suo programma, dico che saranno i fatti a decidere la bontà della gestione societaria, la controprova l’avremo nel lungo periodo, diciamo nei prossimi tre anni, essendo inutile parlarne dopo soli 6 mesi di attività”.

In definitiva Le chiedo un voto finale sul mercato della Samp? “Io, a conferma della mia onestà intellettuale a livello calcistico, ma non devo essere io a cantarmela e suonarmela, ho dato 7+ al mercato della Samp. Penso di essere stato l’unico a dare questo voto, e questo a conferma che, malgrado spesso Ferrero faccia figli e figliastri nei suoi atteggiamenti, io mi sento assolutamente libero e non sono condizionato da questi comportamenti sul giudizio che poi ho dato. Ho però la sensazione che il mercato della Samp pur essendo buono, non è detto che fare un mercato da 7 sulla carta a gennaio possa comportare un progresso in classifica. Su questo sono d’accordo con Mihajlovic: io spiego questo 7+ semplicemente perché: il miglior Eto’o, il miglior Muriel, il miglior Munoz, il miglior Acquah, il miglior Correa, siamo tutti nella condizione di dire che la Samp ha fatto un salto di qualità. Se però Correa che si deve ambientare parte con gli orecchioni, se Eto’o parte con una discussione con Mihajlovic, se Muriel parte con un infortunio è chiaro che tutto il discorso è depotenziato. Quindi il 7+ che io ho dato è figlio di variabili che possono portare ad una classifica non migliore ma peggiore. Perché una classifica migliore vuol dire secondo posto, assalto alla Roma, e non è detto che la Samp arrivi terza per i problemi poc’anzi citati. E’ un 7 figlio del migliore rendimento di chi è arrivato, ma il miglior rendimento ci deve essere e purtroppo non è detto che ci sia”.

Un’ultima domanda. Da diverso tempo va avanti una proficua partnership tra Lei e noi di Sampdorianews.net, non solo a livello di calciomercato, ma anche grazie alla rubrica di approfondimento Football Cover che il nostro Direttore Diego Anelli ha il piacere di pubblicare settimanalmente sul suo sito alfredopedulla.com. Le chiedo un commento su questa collaborazione che sta diventando ogni giorno di più sempre più salda. “Diego è un collega validissimo, soprattutto un bravo ragazzo, un ragazzo trasparente. Ci siamo conosciuti in tempi non sospetti, soprattutto Sampdorianews.net, la qual cosa la apprezzo molto, è professionale e puntuale nel riportare le fonti. Il rapporto con Diego è un rapporto che va al di là del rapporto professionale, ci siamo conosciuti in maniera spassionata e disinteressata e quando le cose nascono in modo spassionato e disinteressato, e purtroppo nel calcio quasi sempre non è così, sicuramente le cose possono andare avanti”.

RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.SAMPDORIANEWS.NET