ESCLUSIVA SN - Chiesa: "Samp e Fiorentina squadre in salute. Eder gol pazzeschi, Kalinic bravo a mettersi al servizio della squadra"

04.11.2015 15:25 di  Giuseppe D'Amico   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Chiesa: "Samp e Fiorentina squadre in salute. Eder gol pazzeschi, Kalinic bravo a mettersi al servizio della squadra"
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© foto di Diego Fornero/TorinoGranata.it

La Sampdoria, reduce dal punto conquistato sul campo del Chievo, è tornata a lavorare in vista del prossimo impegno di campionato. Lo scontro è di quelli importanti: a Marassi infatti arriva la Fiorentina di Paulo Sousa, capolista e consapevole dei propri mezzi. I viola inframezzeranno i due impegni di Serie A con quello delicato di Europa League,  avversario di turno il Lech Poznan di Maciej Skorza che nell'ultima sfida ha espugnato proprio l'Artemio Franchi.

Per analizzare al meglio la partita, posticipo delle 20.45 della 12° giornata di campionato, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare Enrico Chiesa, doppio-ex di lusso della sfida che ha cordialmente risposto ai nostri microfoni a quattro giorni dall'appuntamento.

Prossima partita Sampdoria-Fiorentina. Come arrivano le due squadre? "La Fiorentina è al momento al primo posto, in settimana avrà l'impegno di Europa League e bisogna vedere come doserà le energie. La Sampdoria ha rimediato un buon pareggio contro il Chievo lunedì, contro una squadra che sta facendo bene. Le due squadre sono in salute e sicuramente assisteremo ad una bella partita. I blucerchiati sono molto abili nelle ripartenze, in casa hanno sempre fatto bene, mentre i toscani hanno dimostrato finora di meritarsi il primato in classifica".

A colpire in questo primo scampolo di stagione è stato il potenziale offensivo messo in mostra dalle due formazioni. "La Sampdoria lì davanti può coinvolgere diversi giocatori. Logicamente poi c'è Eder che finalizza, ma la fase offensiva viene articolata molto bene da tutti i giocatori chiamati in causa. La Fiorentina è molto abile non solo in fase offensiva, ha una propria identità, gioca da squadra e nonostante le sconfitte di Roma e Napoli ha dimostrato di poter stare lassù in classifica".

La Samp ha saputo valorizzare molto bene le potenzialità dei singoli mentre la Fiorentina ha impostato le proprie partite in maniera più ragionata, cercando spesso e volentieri la manovra avvolgente. Quale delle due filosofie può essere più incisiva? "Non credo ci sia una filosofia vincente nel calcio, si sa benissimo che non c'è nessuna sicurezza. Quello che ti fa vincere è innanzitutto la mentalità, che deve essere vincente dalla società ai giocatori, passando per l'ambiente in generale. Non c'è una bacchetta magica che ti permette di indovinare il modulo, di vincere con uno schieramento piuttosto che con un altro, di pescare la ripartenza perfetta... ogni squadra ha una propria identità, esattamente come Sampdoria e Fiorentina. Tutte e due stanno facendo buone cose in campionato e credo che possano ben sperare in prospettiva".

Non posso non chiederle da bomber qual'era un parere sull'evoluzione di Eder, sempre più determinante nella Samp di Zenga. "Eder è un ragazzo che ha dimostrato nel corso della sua carriera di essere un giocatore molto valido, che negli ultimi periodi è maturato calcisticamente ma anche come persona. A certi livelli si ha necessità di fare un passo in avanti proprio a livello psicologico, gestendo energie, pressione, concentrazione. Lui lo ha fatto e i gol che sta segnando sono davvero pazzeschi, alcuni possono sembrare anche semplici ma vi assicuro che non lo sono".

Da una parte Eder e Muriel, dall'altra Kalinic. I gol sembrano essere assicurati. "Eder e Muriel ti permettono un fraseggio molto rapido, ragionando palla a terra e aggirando la difesa con trame fitte. Le palle alte sono sconvenienti con questo tipo di soluzione, ma è semplicemente un gioco diverso. Kalinic penso sia una vera sorpresa. E' un ragazzo che è stato molto bravo ad inserirsi rapidamente nel gruppo e nei meccanismi del calcio italiano, ma soprattutto è stato abile a mettersi al servizio della squadra. Il buon lavoro ha fruttato logicamente anche gol importanti, io personalmente l'ho visto in azione contro la Roma e mi è piaciuto molto. Fa tanto movimento, attacca tanto la profondità e rappresenta sicuramente una soluzione differente rispetto a quelle a disposizione della Samp".

Ultima domanda. Walter Zenga e Paulo Sousa, uno al rientro dopo diversi anni all'estero, l'altro all'esordio assoluto su una panchina in Serie A. Cosa pensa dei due allenatori? "Walter Zenga lo conosco soprattutto come compagno, come allenatore non saprei dare una valutazione precisa. Mi sembra che i due abbiano modi diversi di approcciarsi al gioco, nelle loro maniere di vivere sia il calcio giocato, sia la vita di panchina. Non mi sento però di esprimere un giudizio".

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