ESCLUSIVA SN - Bosotin al "Tardini": "Quando entro allo stadio mi tremano le gambe. Ferrero buon Presidente. Prego per il nuovo stadio"

19.01.2015 19:18 di  Matteo Rosagni   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Bosotin al "Tardini": "Quando entro allo stadio mi tremano le gambe. Ferrero buon Presidente. Prego per il nuovo stadio"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ha scritto delle pagine indimenticabili nella storia della tifoseria organizzata blucerchiata, sono passati tanti anni ormai da quando coordinava il tifo nella Gradinata Sud, ma l'amore nei confronti della Sampdoria è rimasto quello del primo giorno. Ieri era presente sugli spalti del settore ospiti del Tardini per seguire dal vivo la propria amata. Parliamo di Claudio Bosotin, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di intervistarlo in esclusiva per toccare con mano le sue sensazioni sul periodo d'oro della Sampdoria di Sinisa Mihajlovic:

Buon pomeriggio Boso, come stai? “Con la Sampdoria che va così bene non potrebbe andare meglio!”.

Ieri eri presente sugli spalti del Tardini di Parma, che giornata è stata? “Bellissima. Non sono riuscito ad andare alla festa che i ragazzi avevano organizzato per il gemellaggio perché sono arrivato tardi, ma l'atmosfera era meravigliosa. A Parma sono sempre andato molto volentieri, anche quando ancora lavoravo per la Sampdoria: c'era un vecchio amico che faceva il cuoco e andavamo sempre a mangiare da lui. I tifosi sono meravigliosi, li vedi. Non ho potuto partecipare alla festa, ma forse è meglio così, avendo una certa età è giusto che si divertano i giovani”.

Però importanza delle vecchie generazioni è innegabile... “Ma sì, ne son contento. Quando entro allo stadio mi tremano le gambe, quando vedo la scritta che ho fondato io, Ultras Tito Cucchiaroni, son già contento, è una cosa che ti prende al cuore, ti fa piacere, ti fa capire che hai dato qualcosa. C'è gente che viene da me a farsi fare le fotografie ma non me le facevano manco alla Comunione!”.

Che Samp hai visto in campo? “Una bella Sampdoria, mi son davvero divertito. Un grande Palombo, come non si vedeva da un po' “.

In generale il Doria sta vivendo un ottimo momento... “Ottimo, davvero. La Società sta andando bene e Ferrero si sta dimostrando un buon Presidente, è particolare in alcuni atteggiamenti, l'importante è che faccia sempre il bene della Sampdoria. Un altro aspetto positivo fa riferimento al fatto che grazie a lui sentiamo parlare della Sampdoria in tutta Italia, nelle grandi televisioni nazionali, le quali normalmente ci considerano poco e niente”.

Nuovo stadio? “Io prego che facciano finalmente costruire lo stadio, in quanto quello che abbiamo, sarà anche all'inglese, ma non va più bene. Non riesce a stare al passo con le nuove esigenze del calcio. Avremmo potuto essere la prima squadra in Italia con lo stadio di proprietà, quando presentò il progetto il Dott. Garrone, non gli hanno mai dato una mano. Spero che il Sindaco dia finalmente questo spazio per fare lo stadio, lasciamo il “Tempio”, come lo chiamano, a quelli là e lo facciamo anche volentieri. Poi dobbiamo anche pensare a farci un nuovo centro sportivo, una nuova casa, è fondamentale per una Società che vuole vincere qualcosa: quando una squadra si costruisce il suo centro sportivo, come punto di partenza, poi vince. Tra l'altro se hai delle infrastrutture funzionanti, poi arrivano nuovi sponsor, quindi nuovi soldi, arrivano nuovi tifosi, stranieri, crei indotto, fai conoscere la città: Genova ne ha bisogno!

Quale è la tua analisi del mercato invernale? “Ma io son contento, lo ero già così. Poi quando hanno detto che sarebbe arrivato anche Eto'o ancora meglio. Muriel per me è un grande giocatore, spero che riesca ad ambientarsi e giocare qua: mi stupisce solo che un grande come Di Natale non ne abbia parlato proprio benissimo, però, visto che qua è come una nota clinica cittadina e recuperiamo tutti, speriamo di recuperare anche Muriel”.

Con una personalità come quella di Mihajlovic probabilmente lo si recupererà facilmente... “Ma sì, ha carattere. Sinisa è una grande allenatore, tanti dicono che andrà via, ma io penso che in Italia, gente che gli possa dare più della Samp, ce ne sia ben poca. Magari all'estero, ma io sono convinto che se invece riescono a trovare un accordo, a fare una squadra all'altezza, ci resta ancora qualche anno, magari riusciamo a vincere qualcosa. Mi spiace  per quel che è successo oggi con Okaka, mi auguro che ci si renda conto che tali episodi non portano mai nulla di buono e ne risente anche la carriera”.