Romero senza sbavature, Eder pericoloso, Obiang intelligente e caparbio

30.10.2014 00:11 di  Lidia Vivaldi   vedi letture
Romero senza sbavature, Eder pericoloso, Obiang intelligente e caparbio

Romero 6,5: Nessuna sbavatura nella prestazione del portiere blucerchiato, autore anche di alcuni interventi importanti, su tutti la respinta sul tiro ravvicinato di Icardi in chiusura di primo tempo. In occasione del rigore intuisce l’angolo e sfiora il pallone, ma non abbastanza per deviarlo.

De Silvestri 6,5: Prosegue sulla falsariga della gara con la Roma, mostrandosi molto attivo sulla fascia destra, sia in fase di copertura che in fase di spinta. Su un suo cross nel finale di primo tempo Gabbiadini fallisce un colpo di testa da posizione favorevole. Cala leggermente nelle battute finali della partita.

Gastaldello 6,5: Ingaggia un duello personale con Palacio, rendendo difficile all’argentino trovare gli spazi giusti per far male. Interviene spesso in aiuto ai compagni, e finché resta in campo la difesa mostra più compattezza. Esce anzitempo per un fastidio fisico.

(dal 18’ s.t. Regini 6: Torna a giocare centrale, ruolo che aveva ricoperto ad Empoli. Seppur con grande impegno, fatica in alcune situazioni.)

Romagnoli 5,5: Meno autorevole rispetto alle prime partite da titolare, al 39’ concede a Icardi lo spazio per girarsi e cercare la porta, ma il tiro (migliore occasione su azione per l’Inter) è deviato da Romero. Commette un’ingenuità in occasione del rigore, scalciando Kuzmanovic sul piede d’appoggio.

Mesbah 6: Nelle prime fasi di gara è molto attivo sulla sinistra a supporto di Eder, e si propone spesso in avanti e al cross. Con il passare dei minuti diminuisce il suo raggio d’azione. Torna a farsi vedere a metà ripresa con un gran recupero su Palacio.

Palombo 6: La superiorità numerica e l’alto tasso tecnico del centrocampo dell’Inter lo costringono a mantenere una posizione piuttosto arretrata, e manca il suo apporto in fase di costruzione. Alla mezz’ora del primo tempo riceve un bel filtrante dal fondo di Eder, ma la conclusione, di potenza, è fuori bersaglio.

Duncan 6: Di fronte alla squadra detentrice del suo cartellino il ghanese non offre una prestazione particolarmente brillante. Si dimostra comunque più incisivo nel primo tempo, ed è sua una delle occasioni più clamorose per la Samp: al 45’, servito da Gabbiadini, esplode un tiro da lontano che scheggia la traversa.

(dal 26’ s.t. Soriano 5,5: Non riesce a dare una svolta alla partita, l’unico acuto è una bella triangolazione con Okaka a pochi minuti dall’ingresso in campo.)

Obiang 7: Caparbietà e tecnica al servizio dell’intelligenza di gioco che è tornato a mostrare in questo inizio di campionato. Anche sul prato di San Siro Pedro non si lascia intimidire e crea le migliori situazioni offensive per i blucerchiati. Al 3’ è reattivo sul pericoloso Kovacic, mentre pochi minuti dopo, sul fronte opposto, taglia e serve un buon pallone a Eder che manca l’aggancio di un soffio. Anche nel finale è il più attivo, e costringe spesso gli avversari a fermarlo fallosamente.

(dal 46’ s.t. Rizzo n.g.)

Eder 6,5: È il più pericoloso dei suoi insieme a Obiang, ma è anche sfortunato in alcuni frangenti, come l’occasionissima al 41’ del secondo tempo, quando Handanovic riesce a smanacciare il suo tiro oltre la traversa. Crea molto, ma spesso in area mancano i finalizzatori per le sue giocate.

Gabbiadini 6: Serata parzialmente in ombra per l’ex bolognese. Gioca troppo lontano dall’area di rigore, e manca di lucidità quando arriva davanti al portiere, come in occasione del cross di De Silvestri, su cui riesce ad intervenire con un colpo di testa debole. Tra le note positive la percussione in chiusura di primo tempo al termine della quale serve a Duncan l’assist su cui il ghanese coglie la traversa.

Okaka 6: Il pressing asfissiante e la fisicità con cui la difesa nerazzurra lo imbriglia sono elementi che ne limitano l’incisività. A volte si trova a giocare troppo arretrato, e non fornisce un punto di riferimento per l’avanzata dei compagni. Compensa con una prova tenace, non si lascia innervosire, e firma, insieme a Eder, l’azione migliore della Samp nel secondo tempo. 

Mihajlovic 7: In conferenza stampa prepartita aveva ribadito che la Sampdoria, anche nella “Scala del Calcio”, avrebbe dovuto fare il suo gioco senza timore, e così è stato. Nonostante lo spessore tecnico di alcuni elementi della rosa interista la Sampdoria ha saputo tenere il campo, lasciando che fosse l’Inter a fare possesso palla, ma concedendo pochissimi spazi ai giocatori offensivi nerazzurri. La marcatura stretta sulla coppia d’attacco argentina ha fatto sì che la partita fosse sbloccata soltanto da un penalty, mentre ai punti le squadre si sono equivalse. Se da una parte la gara del Meazza ha sancito la fine dell’imbattibilità dei blucerchiati, dall’altra ha confermato che questa Sampdoria può giocare ad armi pari con qualsiasi avversario.