Unico, per sempre
22 anni fa il Paradiso ti ha accolto,
hai iniziato a seguire la Sampdoria da lassù,
restandole al suo fianco,
restando al nostro fianco,
sempre, in ogni circostanza, come da sempre ci hai abituato.
Sorridendo, con il cuore pieno di gioia e soddisfazione
dinanzi ai trionfi, alle cavalcate promozioni, alle singole imprese,
non lasciandoci mai soli in occasione
di autentiche delusioni, amare retrocessioni, brucianti sconfitte.
Nei momenti cruciali, quelli determinanti, delicati, impossibili da descrivere
alziamo gli occhi al cielo, ti cerchiamo, ci manchi fisicamente,
ma con il cuore, lo spirito, l'anima
sei sempre con noi, tra noi, fai parte di noi.
Abbiamo seguito la Sampdoria ovunque,
sempre e comunque,
con quell'amore, quella passione, quel modo genuino e puro
di interpretare il calcio come uno sport autentico,
esattamente come ci hai insegnato.
Con l'affetto di un papà, la saggezza, la spontaneità, la naturalezza
di una persona che ha vissuto la vita ed è rimasto affascinato
dai valori di un calcio fatto di passione e rispetto.
A 5 anni mi sono innamorato della Sampdoria, poco importava di
che città fosse, di cosa avesse vinto nella storia, di quali giocatori
scendessero in campo, erano le mie prime partite in Gradinata.
Fu un colpo di fulmine sfogliare l'album Panini e vedere quella maglia,
seguire le tue interviste in tv, ascoltare le tue parole allo stadio
furono la conferma che il cuore mi aveva fatto scegliere la squadra che
conoscevo e amavo ancora prima di conoscerla, perchè era dentro di me.
Grazie Paolo per i valori insegnati,
l'amore incondizionato verso la Sampdoria,
l'essere Sampdoriani, tifosi inimitabili, speciali,
nelle gioie e nelle sconfitte.
Grazie Presidente,
Unico, per sempre.