Inchiniamoci al mercato firmato "Your President". Tutti in piedi per Beppe Iachini

Giornalista Pubblicista. Direttore e ideatore di Sampdorianews.net, fondato 12 novembre 2008. Direttore Responsabile TMW Sampdoria. Collabora con Alfredopedulla.com, Radio19, Primocanale, Radio Sportiva, TMW Magazine, TuttoEntella.com.
23.01.2015 21:35 di  Diego Anelli   vedi letture
Inchiniamoci al mercato firmato "Your President". Tutti in piedi per Beppe Iachini
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In oltre sei anni con Sampdorianews.net ne abbiamo viste di tutti i colori; le serate europee, il sogno Champions infranto con il Werder Brema, l'impresa con il Siviglia, l'arrivo di Fantantonio, la cocente retrocessione, la squalifica di Francesco Flachi, i primi mesi tra i cadetti, l'incredibile promozione sotto la guida di mister Iachini, la sconfitta ai rigori nella finale di Coppa Italia all'Olimpico, le gioie e le amarezze nelle stracittadine. Ricordi volutamente non in ordine temporale, ma a ruota libera, nel bene e nel male, nella mente di chi ama la Sampdoria e l'ha seguita ovunque.

Il fulmineo cambio di proprietà nel giugno scorso aveva fatto storcere il naso a moltissime persone tra tifosi e addetti ai lavori, era lunga la lista di chi pronosticava a breve un fallimento economico-sportivo, chi non perdeva tempo a far agitare le acque e a destabilizzare l'ambiente, etichettando in maniera sicuramente non apprezzabile il nuovo Presidente, un'abitudine purtroppo storica della città genovese nei confronti dei cosiddetti “forestieri”. E invece siamo ancora qui, non siamo falliti, ma non solo, stiamo volando, non sappiamo se verso la Champions, l'Europa League, la parte sinistra della classifica, oppure la luna. Stiamo volando, non sappiamo cosa succederà domani, ora stiamo volando.

Al di là dell'eliminazione in Coppa Italia che ha lasciato un pochino d'amaro in bocca perchè si poteva forse sfruttare meglio un'ottima chance per giocarsi tutte le proprie carte per la conquista di un trofeo e il ritorno in Europa seguendo un cammino alternativo al campionato, la Sampdoria ci sta facendo sognare. Anche le presunte seconde linee hanno dato filo da torcere mercoledì sera all'Inter a San Siro nonostante l'ingiusta inferiorità numerica per 80'. E' la mentalità vincente,  lo spirito combattivo, la classe a trascinare in alto la Sampdoria, tutte qualità da sempre nel dna di Sinisa Mihajlovic, il principale artefice del capolavoro blucerchiato.

Sono state settimane intensissime tra campo e mercato, in molti davano già rotto il giocattolo doriano dopo la partenza di Gabbiadini e la scoppola (finora l'unica) subita senza appello contro la Lazio, invece sono arrivati 6 punti con Empoli e Parma, un bottino assolutamente non scontato alla vigilia. Abbiamo visto come i toscani rappresentino un avversario ostico per chiunque, ne sanno qualcosa Napoli, Fiorentina, Genoa e le milanesi, i gialloblu in casa avevano conquistato l'intera posta in palio con i viola e provavano il bis per ritornare a galla. E' tornato al goal Gonzalo Bergessio, potenzialmente una freccia in più nel nostro arco, ma non bisogna perdere di vista il rendimento di Stefano Okaka.

L'ex romanista era reduce da un paio di prove assolutamente incolori, al di là delle considerazioni legate alle voci di mercato e ad un rinnovo finora non arrivato, non è una bestemmia pensare anche ad un calo psicofisico, del resto si è sobbarcato da un anno, con ottimi risultati seppure con una vena realizzativa non da grande bomber, l'intero reparto avanzato svolgendo un ottimo lavoro al servizio degli esterni e dell'intera squadra. Lo spiacevole episodio avvenuto in settimana è stato gestito in maniera impeccabile dalla società, le parole di Sinisa Mihajlovic sono servite per rivederlo al top contro i neroazzurri. E' vero, davanti iniziamo ad essere in tanti, manca una decina di giorni alla chiusura del mercato, tutto può succedere, ma diamo un attimo spazio anche ai volti nuovi.

Luis Muriel ha rischiato di trasformarsi in un autentica telenovela. E' vero, sarà anche reduce da un biennio avaro di goal e un rendimento ben lontano dalle potenzialità, dovremo attenderlo per un mesetto per rivederlo al top della condizione, ma la Sampdoria ha così insistito a chiudere l'operazione in quanto giustamente consapevole di ritrovarsi tra le mani un talento purissimo, un potenziale top player. Finalmente lavoriamo con tempismo, caparbietà e lungimiranza sui talenti, anche provenienti da campionati dell'altra parte del mondo. L'investimento effettuato per Joaquin Correa non va assolutamente sottovalutato; un talento del quale tanti scommettono ad occhi chiusi, tante big europee l'avevano seguito con attenzione, un trequartista atipico, completo, moderno. Avrà bisogno del fisiologico ambientamento, i casi Dybala, Felipe Anderson, Vazquez sono sotto gli occhi di tutti, ma non abbiamo fretta, con la convinzione della bontà dell'operazione effettuata.

Le voci su Eto'o erano circolate già la scorsa estate, sembrava soltanto una suggestione di mercato e invece il sogno si sta per tramutare in realtà, grazie alla volontà del campione camerunense e all'eccezionale lavoro svolto dal Presidente Ferrero e dal Ds Osti, capaci di perfezionare una trattativa assai complicata, definendola in ogni minimo dettaglio e non fermandosi all'estenuante operazione Muriel. Un regalo incredibile, inimmaginabile per la Sampdoria e i suoi splendidi tifosi, firmato da un Presidente appassionato, allegro, accompagnato da un entusiasmo contagioso. Ci troviamo dinanzi a Samuel Eto'o, un autentico fenomeno e poco spazio a chi, fuori dall'ambiente blucerchiato, si arrampica sugli specchi facendo riferimento all'età, alle condizioni fisiche, agli stimoli, alla convenienza dell'affare, all'ingaggio ecc ecc. Stiamo parlando di un fenomeno, molto probabilmente non più ai livelli top raggiunti al Barcellona e all'Inter, ma basterebbe anche soltanto il 50% dell'Eto'o del triplete per realizzare i nostri sogni.

Domenica potrebbe attenderci una presentazione da star, il fenomeno sotto la Gradinata Sud, una cartolina per i nostri occhi, il cuore batterà a livelli impossibili da descrivere. Poi dovremo pensare all'impegnativa sfida con il Palermo, la sorpresa tra le neopromosse capace di chiudere l'andata a 26 punti, un bottino sinceramente impensabile dinanzi ad un mercato estivo che vide pochi arrivi di qualità e una rosa sulla carta non potenziata a dovere per la massima serie. Ci hanno però pensato l'organizzazione, lo spirito di gruppo e le qualità del tandem Dybala – Vazquez a rendere giocabile ogni partita. Ma quando si parla di organizzazione non si può non citare il principale artefice: Beppe Iachini, uno degli allenatori giustamente più amati nella storia blucerchiata.

Quell'incredibile rimonta con una quarantina di punti conquistati nel girone di ritorno, le sfide play-off con Sassuolo e Varese, la serata all'Ossola, il goal di Pozzi dopo la sgroppata di Rispoli e il velo di Soriano. Beppe Iachini, tecnico con il cappellino, un grande allenatore etichettato da presunti esperti calcistici come inadatto alla serie A, a loro dire il suo habitat doveva essere il torneo cadetto, vincere i campionati (come se fosse poi semplice...) e poi collezionare esoneri quando si doveva compiere il salto di qualità nel massimo palcoscenico. Purtroppo alla Sampdoria incredibilmente non fu confermato dopo aver compiuto un miracolo in un'estate ricca di confusione e riconoscenza zero, poi purtroppo sul campo anche la Sampdoria ne pagò dazio.

A Palermo il mister si è ripetuto e sta facendo tacere tutti i suoi detrattori con un campionato meraviglioso, trasformando una neopromossa in una formazione in grado di competere per un piazzamento nella parte sinistra della classifica, non vivendo di casualità, ma facendo leva sul gioco. Domenica per la prima volta incontrerà al “Ferraris” la Sampdoria dopo la serata all'Ossola. Inchiniamoci al mercato del “Your President”, facciamo subito vedere a Samuel Eto'o che il pubblico blucerchiato supera di gran lunga per passione e attaccamento ai propri colori le piazze più blasonate conosciute in carriera. Quando entrerà in campo la guida della nostra promozione assisteremo ad un'autentica standing-ovation di cori e applausi scroscianti: tutti in piedi per Beppe Iachini, un grande Uomo, un grande Allenatore. Con Beppe nel cuore, con la Sampdoria nel cuore, per un legame che niente e nessuno potrà mai spezzare.