IL SAMPDORIANO - Cuore Sampdoria segue D'Aversa. Al fianco di Ekdal pure in guerra
Due partite eravamo già retrocessi, adesso già salvi? No, sempre meglio seguire la strada della coerenza e dell'equilibrio. La sconfitta interna contro il Bologna aveva fatto male e tanto, erano emerse tutte le nostre difficoltà tattiche e mentali, ma la gara avrebbe potuto terminare in tanti modi, con occasioni da goal su entrambi i fronti e la nostra ingenuità nel subire il secondo svantaggio immediatamente dopo il pari ottenuto con impegno e sofferenza.
La squadra aveva corso, ha dato tutto quel che aveva, poco o tanto che fosse, sul fronte dell'impegno ben poco da rimarcare. L'esonero di Roberto D'Aversa sembrava scontato, tanti possibili successori venivano puntualmente tirati fuori. Si è letto un po' di tutto, dalla presunta impossibilità nel mettere sotto contratto un altro allenatore alla ferma volontà di non cambiare a prescindere, dal mancato accordo con la presunta prima scelta nel caso di esonero al semplice rinvio alla trasferta di Salerno, probabilmente lo scenario più quotato.
Da Salerno siamo usciti con tre punti dall'incalcolabile peso specifico, abbiamo collezionato tante occasioni da goal, siamo andati all'intervallo in vantaggio di due reti e si è amministrato il risultato nella ripresa, non senza qualche preoccupazione, se così non fosse non sarebbe nello storico dna della Sampdoria. Al triplice fischio finale eravamo consapevoli di aver allontanato fantasmi e timori, aver ritrovato alcune di quelle certezze di mentalità, gioco e identità mostrate fino al pesante k.o. interno con il Napoli.
Contro l'Hellas abbiamo ammirato una Sampdoria più libera mentalmente, gagliarda, compatta, combattiva e pronta a reagire alle avversità, in primis dopo il rocambolesco goal di Tameze. Immeritatamente in svantaggio all'intervallo, abbiamo concesso pochissimo spazio ad un avversario capace di mettere in seria difficoltà anche le prime della classe, in termini di gioco e ritmo. I tre goal sono da vedere e rivedere, in primis l'incantevole assist di petto di Ciccio Caputo per il pari di Antonio Candreva, autentico uomo ovunque e trascinatore di questa squadra.
Sono molto felice nel rivedere Albin Ekdal pienamente recuperato fisicamente e tornato titolare, le sue prove contro Salernitana e Verona hanno confermato, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia determinante il suo apporto fisico, tattico e tecnico agli equilibri della Sampdoria, il goal la ciliegina sulla torta. Se bisogna andare in guerra, calcisticamente parlando, non rinuncerei mai allo svedese, si sa di poterci contare, sempre e comunque.
Sei punti che ridanno respiro e fiducia, il cammino resta lungo e tortuoso. Fiorentina, Lazio e derby i prossimi impegni, un autentico tour de force che possiamo però affrontare con ritrovata consapevolezza dei propri mezzi, anche grazie a Roberto D'Aversa. Il tecnico doriano ha tenuto botta nel periodo più buio, ha cercato di rimettere a posto i cocci tra infortunati (Damsgaard in primis), squalificati e altre assenze (Ihattaren), dimostrando di non aver mai perso il rapporto con lo spogliatoio, rimasto dalle sua parte anche nei momenti peggiori e pronto a lottare al suo fianco per rivedere la luce, tutti insieme.