ESCLUSIVA SN - Lanna: "Poco equilibrio in campo. A Firenze non bisogna partire già sconfitti"

23.03.2016 14:36 di Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Lanna: "Poco equilibrio in campo. A Firenze non bisogna partire già sconfitti"
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© foto di Federico De Luca

Una sconfitta casalinga che ha riportato d'attualità patemi che sembravano ormai soltanto un lontano ricordo. Questioni tattiche e caratteriali. Marco Lanna, in esclusiva per Sampdorianews.net, analizza ogni aspetto dell'attuale momento dei blucerchiati:

"Si tratta di una sconfitta obiettivamente inspiegabile, la Sampdoria era attesa da una gara importante, vincerla avrebbe significato dare uno scossone alla classifica, l'ottimo Viviano e un pizzico di fortuna avevano consentito di tenere aperta la gara. Un po' meglio nella ripresa, qualche occasione creata, ma non più di tanto, sicuramente tali chance non hanno compensato quanto fatto in precedenza dal Chievo. Abbiamo visto una squadra molla, senza la giusta grinta e determinazione di chi deve lottare per non retrocedere.

L'organico blucerchiato ha qualità, ma la qualità va accompagnata dalla giusta cattiveria agonistica. Abbiamo anche notato poco equilibrio, in campo la Samp presentava Quagliarella, Cassano e Alvarez alle sue spalle, Soriano in mezzo, De Silvestri e Dodò sugli esterni con il brasiliano più predisposto alla fase di spinta. Se in copertura non si registra il lavoro da parte di tutti diventa difficile per Fernando e la retroguardia reggere l'onda d'urto. Risulta fondamentale trovare maggiore equilibrio altrimenti si fa fatica. A Firenze la Samp troverà una delle squadre più forti del campionato ma contro le big i blucerchiati offrono spesso buone prestazioni. La Fiorentina è qualitativamente superiore, ma ti lascia giocare, servirà mettere in campo qualità accompagnata da concentrazione e abnegazione nell'arrivare prima dell'avversario sui palloni vaganti. Non bisogna partire già sconfitti, ma andare a Firenze per provarci con il giusto equilibrio.

Il calcio è cambiato dappertutto, le bandiere sono sempre più rare come del resto i giocatori che sentono la maglia, nei quali i tifosi amano riconoscersi e identificarsi. Spesso assistiamo a tanti trasferimenti nella carriera di un calciatore in virtù di ambizioni personali ed esigenze di bilancio. Spero prima o poi in un certo livellamento sul tema introiti televisivi, il modello inglese potrebbe essere d'aiuto, come dimostra il caso attuale del Leicester, che si gioca la vittoria della Premier in virtù di maggiori disponibilità economiche, sempre accompagnate da grande competenza”.

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