ESCLUSIVA SN - Fava: "Lacroix un 'armadio', gioca d'anticipo e ha piedi buoni. Ha fatto vedere il 40%..."

La Sampdoria continua a scandagliare il mercato alla ricerca dei puntelli giusti da regalare a Marco Giampaolo, con la difesa che, al momento, risulta essere ancora in fase di costruzione. La partenza di Milan Skriniar ha creato un vuoto negli schemi del tecnico di Giulianova, con la dirigenza blucerchiata che sta lavorando per portare a Genova un interprete che possa raccogliere l'eredità lasciata dal giovane slovacco.

Uno dei nomi circolati nelle ultime ore è quello di Leo Lacroix, centrale del Saint-Etienne che la Samp avrebbe adocchiato dopo una discreta prima stagione in Ligue 1. Per analizzare meglio il personaggio e cercare di capire in che modo potrebbe collocarsi all'interno degli schemi del tecnico doriano, Sampdorianews.net ha contattato in esclusiva Fabio Fava, cronista di Mediaset Premium esperto di calcio francese.

Che giocatore è Leo Lacroix? “Lacroix è un giocatore interessante, per il momento ha fatto vedere forse un 40% delle sue potenzialità complessive. Quest’anno ha giocato parecchio all’inizio del campionato, nel girone d’andata, poi il Saint-Etienne ha avuto un po’ di problemi. Giocava sempre di fianco a un portatore di palla. E’ il classico giocatore di fisico, alto circa un metro e novantacinque, un “armadio”, e spesso veniva affiancato in fase di costruzione da Perrin, classico regista che imposta l’azione, o da Salnaes, che da centrocampista veniva leggermente abbassato.

L’ho visto giocare anche a tre, ma credo che sia principalmente uno da centro-sinistra di difesa a quattro. E’ un calciatore molto fisico, gioca d’anticipo e ha un'ottimo senso della posizione. Forse quest'anno ha un po’ pagato a metà campionato, per poi tornare a sfornare nuovamente buone prestazioni alle ultime giornate, quando il Saint-Etienne aveva già mollato la qualificazione alle coppe europee.

Se non ricordo male un paio di stagioni fa era stato seguito anche dall’Inter, a testimonianza del fatto che non stiamo parlando assolutamente di un brutto giocatore. Credo che abbia ancora parecchio margine, ha affrontato il suo primo anno di Ligue 1 e se la Sampdoria ha intenzione di sostituire Skriniar con lui direi che possa essere il profilo giusto”.

In un gioco particolarmente votato al possesso palla come quello di Giampaolo credi possa trovarsi in difficoltà? “Penso di no. Al di là del fisico ha piedi buoni, non è il classico “armadio di legno”. E’ un bel giocatore, poi il fatto che abbia sempre giocato con dei portatori di palla lo ha in qualche modo limitato a giocatore di fisico. Come presenza è sicuramente uno che si fa sentire, in uscita palla al piede riesce a coprire anche bene. Sarei curioso di vederlo in un gioco propositivo come quello della Samp, considerando che quest’anno il Saint-Etienne ha cambiato tanto. Negli ultimi anni con Galtier ha sempre impostato le proprie partite sul contropiede, mentre Lacroix – avendo queste caratteristiche quasi brasiliane – sarebbe interessante da vedere in un sistema più elaborato e più tattico”.

Ti faccio un’ultima domanda: il suo maggior punto di forza e la sua prima debolezza. “Come punto di forza, tornando ancora sul fisico, dico chiaramente il colpo di testa in anticipo. Su palla lunga sono tutte sue, ha un buon senso della posizione e sa sfruttare a pieno questa sua caratteristica. Per quanto riguarda i punti deboli, nel momento in cui si trova a dover marcare giocatori brevilinei, come può essere il Valbuena di turno, va fisiologicamente in difficoltà. Forse è anche leggermente inesperto a grandi livelli, visto che non è giovanissimo, però può colmare questo aspetto con un campionato di Serie A. Anche Skriniar quando arrivò a Genova non lo si conosceva così bene e sono sinceramente curioso di vederlo confrontarsi con un campionato difficile come quello italiano”.

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