ESCLUSIVA SN - Curletto: "Imprevedibilità tra le carte migliori di Popov, difficile che lo Spartak se ne privi a cuor leggero"

07.06.2016 08:15 di Giuseppe D'Amico Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA SN - Curletto: "Imprevedibilità tra le carte migliori di Popov, difficile che lo Spartak se ne privi a cuor leggero"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Continua la ricerca di un interprete di qualità per la Sampdoria, che sta monitorando vari profili in attesa di individuare quello più adatto al gioco di Vincenzo Montella. Proprio l'Aeroplanino ha proposto alla dirigenza blucerchiata Ivelin Popov, estroso fantasista bulgaro in forza allo Spartak Mosca.

Per capire meglio chi sia Popov, giocatore che fece le fortune del Kuban Krasnodar, Sampdorianews.net ha contattato il Prof. Mario Alessandro Curletto, grande esperto di calcio russo e autore dei libri Futbolstrojka, I piedi dei Soviet e Spartak Mosca - Storie di calcio e potere nell'URSS di Stalin, nonché in passato interprete di Oleksikij Mychajlyčenko, grande protagonista della Samp dello Scudetto.

Professore, che giocatore è Ivelin Popov? “Potrebbe essere definito un trequartista, ha un ottimo piede e cerca sempre di innescare con creatività la manovra. L’imprevedibilità è una delle sue carte migliori, mentre dovrebbe migliorare la fase di copertura”.

Come può essere considerata la sua prima stagione con lo Spartak? “Il bilancio non è negativo. È andato in rete quattro volte, sfornando anche diversi assist. Nella prima parte di stagione si è pestato un po’ i piedi con Širokov, ancora più tecnico e leader naturale in campo. Credo sia difficile che lo Spartak se ne privi a cuor leggero: tra Popov e Širokov alla fine è andato via il secondo, sintomo dell'intenzione di puntare sul bulgaro. Per giocare con lui la Narodnaja Komanda ha spesso schierato dei centrocampisti di rottura, in un modulo a 3 con Glušakov, Romulo e Zotov”.

Come caratteristiche si adatta bene al campionato italiano? “I ritmi non forsennati del calcio italiano potrebbero favorire il suo inserimento. Poi è abituato alla pressione: giocare per lo Spartak è difficile, i tifosi si aspettano sempre la vittora e il bel gioco, che in Russia è difficile da applicare. Tanto è vero che il CSKA, vincitore degli ultimi due tornei, gioca spesso sostanzialmente in contropiede”.

Si dice sia un giocatore difficile da gestire... “Allo Spartak non ha mai creato problemi. Si dice sia un po’ particolare, ma in campo emerge questo suo tratto caratteriale che può sicuramente piacere e far comodo a Montella. L’unica mia grande perplessità è legata all’ingaggio: per giocare in Italia dovrebbe rinunciare a una grande fetta di stipendio".

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