Sabatini: "Il Presidente è un artista. Mi piace la sfida. Questa scelta mi dà due possibilità"

25.06.2018 13:27 di Redazione Sampdoria News   vedi letture
Fonte: Andrea Piras
Sabatini: "Il Presidente è un artista. Mi piace la sfida. Questa scelta mi dà due possibilità"
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Walter Sabatini ufficialmente presentato alla stampa. Il nuovo Responsabile dell'area tecnica blucerchiata ha ringraziato il Presidente Ferrero e spiegato le ragioni che lo hanno portato in blucerchiato:

"Grazie a Ferrero. E' stato bello scegliere di venire alla Sampdoria. La considero una cosa straordinaria nella mia vita professionale perchè questa scelta mi dà due possibilità. Una è che tornerò a frequentare la mia utopia calcistica, come nel Palermo. L'altra cosa, che non è marginale per me, è che sette anni fa ho contratto un debito che non ho risolto con la Sampdoria. Avevo fatto un accordo con Riccardo Garrone, accordo da cui mi sono dovuto sottrarre".

"Non vi allarmate, non si vive di utopia. Quando si lavora per un'azienda che supponentemente è inferiore alle altre, io coltivo l'illusione la speranza di essere la Juventus, l'Inter e la Roma. Non voglio paragonare la Samp a queste realtà ma se io non vivo questa sensazione di metterci in discussione io mi annoio. Mi permetto di dire, prendendomi le mie responsabilità, che quando ero piccolo e giocavo in piazzetta volevo giocare in inferiorità numerica. Mi piace la sfida. Io ci credo. Credo che Giampaolo sia, nella mia testa, un valore aggiunto. Lui è stato e sarà colui che forgerà un modello di gioco. Lo considero molto vicino alla perfezione. Credo che Giampaolo sia veramente fra i migliori allenatori in Europa. Sono contento di trovarlo qui. Domani ci incontreremo a Milano con Osti per parlare di alcune cose".

"Il Presidente è un artista. E' un dirimpettaio della follia. La follia è un qualcosa di necessario per vivere meglio. Ha la sue caratteristiche che sono necessarie. Il mio universo interiore, che è complicatissimo, è dirompente. Il presidente è un po' come me. Poi abbiamo due guardiani eccezionali come Antonio Romei e Carlo Osti."

"Ancora oggi non riesco a metabolizzare la sconfitta. Per me la sconfitta è un dolore che si rinnova ogni volta. Io odio, come tutti, perdere. La Sampdoria è stata capace di grandissime imprese, anche recentemente. Partite stratosferiche giocate ad altissimo livello abbattendo, non battendo, grandi squadre ma poi è caduta. Il problema è una sorta di appagamento perchè tutte le squadre hanno il loro target. Il target delle squadre non viene definito da noi, o dai calciatori o dagli allenatori ma da chi fa la critica. La Sampdoria, come altre squadre, viene posizionata. Sono dichiarazioni legittime. Non è legittimo è credere ma a non credere il valore che ci attribuiscono gli altri. Io voglio credere di essere una grande squadra con l'allenatore che sarà sempre sostenuto davanti ad ogni evento da questa società che è presente qui".

Sulla firma per un contratto annuale: "E' una mia abitudine. Odio i contratti lunghi. La Sampdoria avrà tutte le opzioni che vuole. Se sono l'uomo giusto la società verrà da me e mi dirà di andare avanti. Voglio contratti corti per non impegnare la società".