Romei: "Parola d'ordine crescere. Torreira patrimonio della Samp. Siamo ambiziosi"

31.10.2017 22:19 di Serena Timossi Twitter:    vedi letture
Romei: "Parola d'ordine crescere. Torreira patrimonio della Samp. Siamo ambiziosi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'Avvocato Antonio Romei è intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione “Forever Samp”, in onda su Telenord, per tracciare un bilancio del lavoro svolto sinora dalla squadra e dalla società.

“Quando le cose vanno bene bisogna mantenere i piedi saldi a terra. I progetti che abbiamo intrapreso stanno andando bene, sia dal punto di vista societario, sia sotto il profilo sportivo. La squadra ha una forte identità di gioco e giovani da valorizzare - riporta Sampdorianews.net - , sono stati fatti progetti importanti, come la residenza dei ragazzi del Settore Giovanile, mentre altri sono in corso. Adesso c'è un grande progetto per la riqualificazione dello stadio, ne parleremo con la giunta, è in corso un dialogo importante e approfondito”.

Sulla squadra: “L'anno scorso ho detto che la parola d'ordine era lavorare per acquisire un'identità. Avevamo molti giovani, Giampaolo appena arrivato. Quest'anno la parola d'ordine è crescere. Noi dobbiamo sempre guardare più in alto. E' normale che in alcune partite si soffra, ma la squadra è cresciuta, ha preso consapevolezza. Anche contro l'Inter, ad esempio, la Samp è rimasta in partita, passando da 3-0 a 3-2 e questo è sintomo di una squadra che ha grande fiducia nel suo gioco. Questo grazie al mister, ad uno staff altamente qualificato e a ragazzi altamente professionali. Noi cerchiamo di farli lavorare in un ambiente sereno, nel migliore dei modi possibile. Dobbiamo mantenere i piedi per terra, ma consapevoli della nostra crescita e questo è un buon auspicio per il futuro”.

Su Torreira: “Di clausole non parliamo, ci sono meccanismi contrattuali piuttosto complicati. Torreira è un patrimonio della Samp, sarà tutto l'anno con noi. Ha avuto una crescita importantissima, è serio, ha voglia di arrivare, voglia agonistica e determinazione”.

Sul desiderio espresso di vedere una partita nella Sud e sulla tifoseria: “Sono scaramantico, per ora resto in Tribuna. Da appassionato di calcio, quello che fanno i nostri tifosi è incredibile. Anche quello è un patrimonio della società. E' complicato per tutti fare punti da noi e questo in gran parte è merito della tifoseria, stiamo cercando di avere un rapporto molto diretto e franco con i tifosi, è un nostro dovere preciso”.

Sul giovanissimo e talentuoso centrocampo blucerchiato: “Il nostro sogno era di mettere in campo questo tipo di centrocampo, dimostrando quanto la Samp creda nei giovani. L'alto livello è la dimostrazione che questa squadra ha un futuro. Il nostro settore tecnico penso sia il fiore all'occhiello, siamo un punto di riferimento anche da quel punto di vista, un modello come ne esistono altri. I risultati sono frutto di una programmazione, stiamo raccogliendo i frutti di questi anni. E' un orgoglio avere una squadra che sappia giocare a calcio, giocatori che diano emozioni, abbiamo puntato su giocatori su cui crediamo”.

Sulla crescita dei giovani: “I giocatori hanno bisogno di essere aspettati, soprattutto se sono giovani. Lo abbiamo fatto con Praet, con Skriniar...abbiamo dimostrato di saperli aspettare per farli esplodere”.

Sugli obiettivi: “Non voglio essere né scaramantico né finto modesto. Ferrero è molto ambizioso ed è il primo a stimolare tutti a fare meglio. L'obiettivo è avere una squadra con una fortissima personalità, che sappia soffrire (come nel primo tempo con l'Atalanta, anche per merito degli avversari), ma che non si disunisca mai. Dobbiamo riuscire a progredire in questo, cercando di arrivare il più in alto possibile e di giocarsela alla pari”.

Sulla serietà del gruppo: “Guardare un allenamento fa rimanere estasiati. I ragazzi si allenano con serietà e serenità. Dobbiamo tutelare i risultati a cui siamo arrivati, mantenere i piedi  per terra anche nei momenti di difficoltà che ci saranno, ma sappiamo che tutti i giocatori danno il massimo. Dobbiamo arrivare il più in alto possibile, siamo ambiziosi. Tutte le nostre iniziative sono state volte a recuperare il gap dal punto di vista delle infrastrutture e dei servizi fuori dal campo e sul campo nel dare l'anima”.

Su Quagliarella: “E' un punto di riferimento, un esempio per tutti. Arriva all'allenamento un'ora prima e se ne va via un'ora dopo. E' uno di quei giocatori che fanno la fortuna di una società, siamo stati fortunati ad averlo preso. E' necessario che ci sia qualche giocatore d'esperienza, lui è eccezionale. C'è empatia tra squadra, società, staff tecnico e tifosi e in questo Fabio è eccezionale”.

Sulla ripartizione dei diritti tv: “Mi sono dedicato con tutto me stesso a cercare di cambiare le cose. Il sistema di ripartizione è penalizzante per le squadre “medio-grandi”. Adesso questa nuova norma premia la meritocrazia e le presenze allo stadio – altro tema che mi sta a cuore -, è un passo avanti, fondamentale per una società come la nostra. Il calcio è un bene comune, più la società si impegna affinché sia uno spettacolo gioioso, allegro, più deve essere premiata”.

Sul derby: “E' una partita difficilissima, il Genoa vale di più dei punti in classifica, è una classifica bugiarda. Dobbiamo giocare il derby con le nostre armi, la qualità del gioco. La stracittadina è uno spettacolo e la nostra squadra deve essere all'altezza di questo spettacolo, giocando come sappiamo giocare”.