Ranieri: "Vedremo se meritevoli zona sinistra. Voglio determinazione"

All'antivigilia della trasferta di Benevento, mister Ranieri ha presentato la sfida ai microfoni dei media ufficiali blucerchiati, spiegando come la squadra cercherà di riscattare la bruciante sconfitta in rimonta subita all'andata:

"Credo sia la mia prima panchina a Benevento, ma anche da giocatore, forse un'amichevole con la Roma da ragazzo. Mi farà piacere incontrare un'ottima squadra, sarà partita tosta per noi ma anche per loro. Dopo la partita con la Juventus dove abbiamo fatto una buona gara anche se non li abbiamo impensieriti come volevamo, abbiamo una serie di partite veramente importanti: Benevento, Fiorentina, Atalanta, Lazio, Genoa. In queste 5 partite vedremo di che pasta siamo fatti. Vedremo se saremo meritevoli della zona sinistra o riscendiamo dall'altra parte. Siamo un momento in cui siamo sospesi, sta alla nostra forza, all'abnegazione, all'orgoglio, all'ambizione, stare nella parte sinistra.

La partita dell'andata ha un sapore amaro perché ci trovavamo 2-0 per noi e hanno fatto 3 gol: uno susseguente a calcio d'angolo, uno su calcio d'angolo e uno su una ripartenza che avevamo stoppato e hanno trovato gol sul primo palo, complimenti a loro. Dopo quella sconfitta abbiamo fatto serie di vittorie, ci ha dato la rabbia necessaria. Quello che voglio instillare nei miei giocatori è quella determinazione in tutte le partite, a prescindere dal risultato e dall'avversario. Dobbiamo avere quella voglia maniaca di fare risultato a tutti i costi.

Siamo cresciuti così come è cresciuto il Benevento, è una sorpresa che gioca un calcio frizzante fatto di verticalizzazioni, dove tutti si aiutano. Conoscono meglio la Serie A, sono in posizione per ora salva, ma sanno come noi che ogni passo falso ci può risucchiare. Hanno un format ben definito, sanno come devono giocare, noi sappiamo come arrestarli. Giocano sempre in verticale, con velocisti che chiedono palla alle spalle dei nostri difensori. Dobbiamo essere bravi nelle palle inattive dove siamo stati lacunosi.

Preferisco dover scegliere fra quelli in forma e quelli che mi danno l'idea che possano mettere in difficoltà la squadra avversaria, poi nel corso della partita ci sono 5 cambi che possono far cambiare il volto della squadra. Se si dovessero aprire gli stadi sarei l'uomo più felice del mondo, molto più felice degli stessi tifosi: è un altro sport, me lo auguro vivamente".