Ranieri: "Quando non si riesce a vincere, se metti un punto in cascina è sempre buono"

in conferenza Claudio Ranieri soddisfatto nel complesso della prestazione della Sampdoria, che con il pareggio nel derby prosegue la striscia positiva dopo le vittorie ottenute con Fiorentina, Lazio, Atalanta e in Coppa Italia con la Salernitana. 

Un giudizio complessivo sulla partita: "E' stata una partita bella, veloce. Bella per modo di dire, perché quando non c'è il pubblico non è bello, vuoi mettere il pathos del pubblico, l'incitamento, le parolacce del pubblico avversario, sono tutte cose che ti caricano. Giocare così è brutto, è triste, non è calcio - ha dichiarato il mister in conferenza stampa -. Credo che nel primo tempo il pareggio fosse la cosa giusta, noi abbiamo fatto goal, loro anche, c'è stata una sostanziale non prevalenza né dell'uno né dell'altro. Nel secondo tempo siamo stati più pericolosi noi, però in queste partite se sei pericoloso e poi non fai goal poi possono fare goal loro in contropiede. Quando non si riesce a vincere va bene non perdere. 

Sull'impiego di Keita, Silva e Candreva: "Keita, Adrien Silva e Antonio Candreva sono tre giocatori importantissimi per noi, ma Antonio ha finito il campionato l'anno scorso ad agosto e poi si è allenato sempre da parte perché nell'Inter faceva soltanto le corse, non ha mai fatto una partita, neanche in allenamento e tutto il resto. Adrien Silva e Keita è da febbraio che non si muovono per cui è ancora più difficile per loro portarli ad una condizione accettabile. Si stanno impegnando molto in allenamento, io quando posso li metto dentro, ma certo non posso metterli dall'inizio perché adesso come adesso non mi tengono un tempo. Quando la squadra avversaria è più stanca loro possono fare la differenza perché la qualità e l'intelligenza tattica è altissima".

Perché nel secondo tempo ad un certo punto ha invertito la fascia di Damsgaard e Jankto? "Perché stando loro con tre centrocampisti centrali e due mezzepunte, in pratica un centrocampo a cinque, noi avevamo soltanto la nostra coppia di centrocampisti e in più Ramirez come vertice avanzato. Allora ho chiesto a loro due dopo cinque minuti di invertirsi e di attaccare lo spazio alle spalle, perché né Gaston Ramirez né Quagliarella riuscivano a trovare lo spazio per chiedere la palla in profondità. Ho chiesto loro di invertirsi e di attaccare le spalle dell'avversario".

Fare la partita è più complicato per la Sampdoria? "Non è più complicato, perché soprattutto nel secondo tempo abbiamo fatto la partita, le nostre azioni le abbiamo create, abbiamo sbagliato il goal, però ci arriviamo laggiù per cui andiamo bene sia se la dobbiamo fare sia se la facciamo fare agli altri".

C'è rammarico perché il mancato forcing del finale non ha portato alla vittoria, al successo pieno?  "Quando uno va in campo vuole vincere, poi il campo ti dice se sei stato all'altezza o meno. Credo che le due squadre siano state all'altezza, abbiamo avuto qualche occasione di più, loro sono stati pericolosi in contropiede. Quando non si riesce a vincere, se metti un punto in cascina è sempre buono".

Striscia di risultati positiva, 3 vittorie, un pareggio, superamento del turno in Coppa Italia. "Certamente, fa piacere, anche perché ho visto la squadra dare tutto. Alcune volte siamo stati precipitosi, altre non belli geometrici come siamo, ma questo è merito anche del Genoa per come ha chiuso gli spazi, per come sono stati bravi nel pressare, per cui vanno fatti anche i complimenti agli avversari".

Si aspettava il modulo del Genoa? "Ce lo aspettavamo, recuperando gli infortunati la cosa più giusta che potesse fare Maran era mettere la difesa a quattro, con tre centrocampisti e due mezze punte , infatti ci siamo andati a vedere il Cagliari dell'anno scorso perché spesso Maran giocava così, con Simeone, Joan Pedro e Nainggolan dietro".

Jankto, due partite a destra, due goal. "Jankto è un ragazzo d'oro che si inserisce, è generoso. Sta facendo veramente un buonissimo campionato, l'anno scorso l'ha finito bene e quest'anno lo ha iniziato bene".