Ranieri: "Innamorato dei giocatori, non di un sistema. Mi aspetto dei regali"

27.08.2020 19:57 di  Emanuele Massa   vedi letture
Ranieri: "Innamorato dei giocatori, non di un sistema. Mi aspetto dei regali"
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Dopo l'impresa di aver preso una squadra all'ultimo posto in classifica e averla portata alla salvezza con quattro giornate di anticipo, Claudio Ranieri è pronto a cominciare la sua seconda stagione sulla panchina blucerchiata, la prima dall'inizio.

Il mister romano ha rilasciato un'intervista ai media ufficiali del club esprimendo le sue sensazioni alla ripartenza degli allenamenti:

"È una preparazione anomala, dopo il lockdown i ragazzi si sono allenati bene con un programma a casa, siamo ripartiti per finire il campionato, ci siamo salvati. Giocare ogni tre giorni era una cosa assurda, non l'ho mai detto, non mi è mai piaciuto caricare troppo sulle spalle dei ragazzi, delle volte arrivavamo alle 5 del mattina del lunedì e il mercoledì dovevamo rigiocare. E i recuperi dove sono?

Le tre settimane ci sono volute per smaltire tutta la fatica mentale, fisica. Ora ritorniamo a fare la vita di tutti i giorni, a casa nostra, nel nostro centro, stressandoli solamente sotto l'aspetto fisico, senza dare un carico in più, portandoli chissà dove e poi venire giù al caldo, all'umidità così poi ci dobbiamo ri-ambientare. Prima di riprendere la preparazione qui abbiamo dato loro un programma più o meno come quello del lockdown, per cui non sono arrivati qui a zero. Riprenderemo facendo lavoro tecnico-fisico, mettendoci dentro anche cinque partite.

Non resto mai innamorato di uno schema tattico, a me piace cambiare e saper cambiare durante il corso della partita è buono. Questa squadra ha fatto i quattro dietro, abbiamo fatto anche i cinque, anche se a me i cinque (o tre, chiamateli come volete) non è che mi soddisfino molto. Alcune volte abbiamo giocato con un centrocampo a rombo, e la Sampdoria con Giampaolo ci era abituata e i ragazzi lo sapevano fare. Abbiamo fatto il 4-4-2, il 4-4-1-1 e in alcune partite mi sono piaciuti molto quando abbiamo fatto il 4-1-4-1 andando a pressare alto. Non sono innamorato di un sistema, sono innamorato dei miei giocatori. Io gli voglio bene, pretendo il massimo da loro e l'anno scorso me l'hanno dato.

Quest'anno si riparte con ancora più determinazione, sperando che il pubblico di tutta Italia possa rientrare negli stadi. Campionato strano, finché non ritornano i tifosi è un calcio che non ha sapore. Tu giochi ma lo fai anche per il pubblico, per essere trascinato, per invogliare e trascinare. I ragazzi hanno finito un campionato in crescendo, sono carichi di autostima e dobbiamo fare una grande partenza.

Mi auguro che ci siano tutte le componenti idonee per far sì che non si soffra più come l'anno scorso. Il Presidente è il primo tifoso, non vuole soffrire neanche lui, per cui mi aspetto dei regali sperando che riesca a farli. Ci siamo, lavoriamo per il meglio".