Ranieri: "Ho sempre simpatizzato per la Samp. Prima cosa sarà ridare autostima al gruppo. Voglio il massimo"

15.10.2019 12:14 di Maurizio Marchisio   vedi letture
Ranieri: "Ho sempre simpatizzato per la Samp. Prima cosa sarà ridare autostima al gruppo. Voglio il massimo"
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Claudio Ranieri nella conferenza stampa di presentazione al Mugnaini ha espresso le prime sensazioni per l'inizio di questa esperienza sulla panchina blucerchiata.

"Per prima cosa devo ringraziare il presidente Ferrero che mi permette di allenare un club così prestigioso, una squadra che mi è sempre stata simpatica. Sono tifoso della Roma ma ho sempre simpatizzato per la Sampdoria. Quando la Samp ha vinto lo scudetto ero felice, quando ha perso a Wembley mi è dispiaciuto. Partire con  Sampdoria Roma non è uno scherzo del destino, ma noi cercheremo di fare il massimo in campo e poi vinca il migliore.

Chi mi darà il massimo avrà l'opportunità di giocare, gli altri dovranno aspettare. Le favole sono sempre frutto di una grande lavoro dietro. Noi allenatori, presidenti e atleti abbiamo il dovere di far sognare i nostri tifosi. Sono stato chiamato per risollevare una squadra ultima, ma sono convinto che questo non sia il reale valore della squadra.

Ho avuto un'operazione al ginocchio e non pensavo di essere chiamato così presto: è stata una gradita sorpresa e sono ben felice di rappresentare i colori blucerchiati. Sono una persona positiva ed evidentemente doveva andare così: l'ultima mia squadra è stata la Roma e ricomincio con i giallorossi.

Quando una squadra è ultima in classifica perde sicurezze e autostima, la prima cosa sarà ridare autostima al gruppo. Io voglio il massimo, in ogni allenamento e sono un tipo che non si arrende mai. La mia base sarà composta da undici persone che hanno voglia di lottare: per moduli e sistemi di gioco vedremo cosa dirà il campo. Ogni calciatore dovrà impegnarsi al massimo per aiutare il proprio compagno.

Il carattere non si può insegnare, ognuno ha il suo: ma se io sono un combattivo posso portare al massimo la determinazione di chi ho di fronte. Sostituire Di Francesco nuovamente è bizzarro, gli auguro di trovare presto una squadra perché bravo e lo merita.

Quagliarella è un calciatore che fa la differenza, l'anno scorso ha avuto un anno magico, quest'anno ha iniziato un po' in sordina. Io cercherò di aiutarlo ma come si dice: aiutati che il ciel ti aiuta, lui deve essere un riferimento per i compagni. Dovremo giocare da squadra e tutti i compagni hanno il dovere di aiutare il singolo: dovrò vedere la voglia di lottare, la voglia di restare in Serie A.

Non sono venuto qua per far crescere i giovani o per far esaltare le caratteristiche del singolo, sono stato chiamato per salvare la Sampdoria e per questo dovremo trascinare il pubblico, facendo vedere ai nostri tifosi che non molleremo mai.  Il sistema è tutto figlio di quello che mi diranno i ragazzi. So che l'anno scorso erano abituati con il rombo. Di sistemi di gioco li ho fatti tutti, l'importante avere giocatori che si impegnino alla morte affinché i tifosi siano orgogliosi di loro".

I tifosi devono continuare a sostenere la squadra come hanno sempre fatto: io ce la farò se i nostri tifosi ci staranno vicino. La Sampdoria non è il Fulham. Quella squadra era neopromossa con tutti i calciatori che non avevano mai giocato in Premier League. Questa è un'altra situazione: qui dovrò ridare fiducia e voglia di divertirsi.

Ho già parlato con Palombo ma sicuramente nei prossimi giorni non mancherà occasione per fare un punto della situazione. L'etichetta di aggiustatore non mi dispiace, mi è stata data in #Inghilterra ai tempi del Chelsea, quando provavo ad inserire calciatori nuovi.

A me dell'assetto societario non interessa nulla: io penso a salvare la squadra. Quando indosso questa maglia, sono responsabile di quello che accade in campo. Ringrazio Ferrero perché mi ha dato questa opportunità, ma a noi non devono interessare altri aspetti.

La struttura del Mugnaini devo ancora conoscerlo bene. Bogliasco è incantevole e questo mi sembra un ottimo punto di partenza: noto che ci sono dei lavori in corso, segno che il club è attento alle strutture che sono fondamentali per il lavoro quotidiano.

Il livello della Serie A si è alzato: soprattutto le medio-piccole hanno colmato un po' il gap con chi lotta per l'Europa League. Questo deve essere uno stimolo in più a dare il massimo.

Lo Scudetto del 2009 2010 non torna più ma ormai è acqua passata. Quella stagione subentrai a zero punti e con il Livorno, poi retrocesso, conquistammo un solo punto su sei. Tutti si ricordano di quel Roma Sampdoria dove sbagliammo tanto nel primo tempo, ma era destino."