Ramirez: "Campionato equilibrato, non possiamo rilassarci. In Italia ho aperto la mente"

11.02.2020 17:06 di Lidia Vivaldi   vedi letture
Ramirez: "Campionato equilibrato, non possiamo rilassarci. In Italia ho aperto la mente"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La doppietta contro il Torino che ha regalato la vittoria alla Samp non è passata inosservata nemmeno in Uruguay, dove l'attenzione per i giocatori impegnati nei campionati europei è sempre alta. L'emittente Sport890 in una lunga intervista a Gaston Ramirez ha trattato diversi argomenti con il trequartista doriano, a partire proprio dalle reti segnate all'Olimpico.

"Sono contento. Il mio sinistro? Ho scherzato con il mio allenatore prima della partita, visto che ha detto che il mio mancino è meglio del mio destro, dopo il palo preso con il Napoli. Stavolta ho fatto gol ed è stato importante per noi vincere. Sul gol di destro ho colpito senza pensarci molto -le parole tradotte da Sampdorianews.net-, prendendo in controtempo il portiere."

"È stata una partita difficile, il primo tempo è stato serrato, il Torino è una grande squadra, che sta passando un momento complicato. Loro hanno segnato subito a inizio secondo tempo e abbiamo accusato il colpo, perché la partita era in controllo e ci hanno fatto gol alla prima occasione. Poi è arrivato l'1-1 che - traduce Sampdorianews.net - ha indirizzato la partita dalla nostra parte. Siamo in una situazione preoccupante, nel senso che il campionato è equilibrato e non possiamo rilassarci nemmeno un secondo. Siamo tante squadre in pochi punti e siamo consapevoli che possiamo vincere con chiunque ma, se molliamo un secondo, possiamo anche perdere con chiunque."

Sull'esperienza in blucerchiato: "Sono molto contento. È il mio terzo anno qui, sono in un club molto importante, in una città molto bella che apprezziamo. Contratto? Ho ancora un anno e mezzo, qui siamo contenti, si vive tranquillamente, la famiglia è serena, quindi vedremo al momento perché ancora non lo abbiamo deciso, anche se mi piacerebbe tornare, come a tutti gli uruguaiani."

Sulla Nazionale: "Non dipende da me. Sono uno a cui piace lavorare, a cui piace imparare e, secondo me, la Selección è una conseguenza di quello che si fa nel club. Qui in Italia ho imparato molto e ho aperto la mente, calcisticamente e fisicamente. Se accadrà bene, io mi sto impegnando."

"I nostri obiettivi? Quelli di inizio campionato, prima salviamoci e poi vediamo".