Giampaolo in conferenza: "Stiamo arrivando al dunque e il dunque pesa. E' un problema mentale"

18.03.2018 16:10 di Alberto De Venuto   vedi letture
Fonte: Andrea Piras
Giampaolo in conferenza: "Stiamo arrivando al dunque e il dunque pesa. E' un problema mentale"
© foto di Sampdorianews.net

Una sconfitta inaspettata soprattutto per il passivo talmente pesante. La Sampdoria che, a parte contro la Lazio e il Sassuolo, le aveva vinte quasi tutte in casa ha dovuto soccombere al cinismo e alla tecnica dell'Inter. Marco Giampaolo, intervenuto in conferenza stampa, ha provato ad analizzare questa pesantissima sconfitta partendo dagli ultimi risultati negativi dopo la vittoria contro l'Udinese:

"In queste due partite abbiamo dimostrato di non essere all'altezza del compito. Le aspettative non sono all'altezza della tara. Queste due gare le abbiamo perse non da Samp ma da squadra raccattata qua e là. L'Inter ha fatto una grande partita. Quando il gioco si fa duro... E' un problema mentale. Quando un mese fa nominavo l'aspetto ludico intendevo divertirsi senza mettere davanti l'obiettivo. Stiamo arrivando al dunque e il dunque pesa. Non lo dico con rassegnazione ma con rabbia. Oggi doveva essere la partita del riscatto. In questo momento, della Samp sottolineiamo i limiti".

La sosta arriva nel momento giusto? "Io penso di sì, anche se in questo momento una decina di giocatori andranno via per le nazionali. Io giocherei anche domani". 

Qualcuno può avere la distrazione del mondiale? "Io non penso che il calciatore faccia le cose per far male. Non sto dietro a loro. Magari qualcuno può avere un problema personale, io prendo atto di quello che è stato il gioco collettivo nelle ultime partite. Oggi non siamo stati né quadrati, né organizzati e né collettivi".

Bereszynski? "E' un problema fisico". 

I tifosi che hanno cantato possono essere, fra virgolette, un limite per una squadra che non riesce ad autoresponsabilizzarsi? "Non penso. C'è un momento in cui devi fare il salto di qualità. C'è un momento dove passi dall'adolescenza all'essere uomo. Se non lo fai sei destinato a rimanere nel limbo. Io non ho i favori del pronostico perchè ci sono squadre più attrezzate. Io devo giocare con leggerezza sfidandoti, non che mi pesi. Perchè una squadra che fa 48 punti, vende i migliori, l'anno dopo quanti punti deve fare? Ditemelo voi. Per me allenatore e per me calciatore è una sfida perchè l'equazione 'vendo-miglioro la classifica' non esiste. Sennò viviamo in un altro mondo. E' quella la sfida anche dei calciatori. Se non capiamo questo, arriverà che l'anno prossimo vendiamo ancora i migliori e poi quanti punti dobbiamo fare? 70?".