Giampaolo in conferenza: "Marassi ti fa vincere partite che poi possono essere difficili da ribaltare. Non ci sono undici titolari. Caprari mi piace molto"

15.10.2017 18:15 di Alberto De Venuto   vedi letture
Fonte: Andrea Piras
Giampaolo in conferenza: "Marassi ti fa vincere partite che poi possono essere difficili da ribaltare. Non ci sono undici titolari. Caprari mi piace molto"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dopo la battuta d'arresto in casa dell'Udinese, la Samp è subito tornata alla vittoria. Un secondo tempo che ha ribaltato totalmente una prima frazione di gara giocato notevolmente sottotono. Marco Giampaolo, intervenuto in conferenza stampa nel postpartita, ha analizzato a 360° questa importante vittoria:

"L'Atalanta è una squadra forte, ci ha creato difficoltà; ha giocato con quasi tutte le grandi, con la Juve e a Napoli ha dimostrato di essere forte. Oggi è una squadra consapevole. Poi l'aver insistito nel giocare li ha messi nella condizioni di disperdere energie, ci ha permesso di creare più spazi, qualche linea di gioco l'abbiamo migliorata. Il 3-1 ci dà una prospettiva diversa ma è stata una gara di grande difficoltà, poi ribadisco che la differenza la fa il pubblico. Marassi ti fa vincere partite che poi possono essere difficili da ribaltare. Attraverso l'atteggiamento propositivo possiamo creare queste condizioni ambientali che ti portano a cose del genere".

Cos'è successo alla Samp nel primo tempo? "L'approccio della gara è stato difficile, avremo trovato difficoltà anche con chi è entrato. Il primo tempo è stato 'sporco'. Non riuscivamo a coordinarci, abbiamo fatto alcuni errori di natura tattica. Poi nell'intervallo abbiamo inserito un attaccante". 

Caprari e Linetty? "Quando dico che non ci sono undici titolari...Spero di averne 20 o 21. E' un trend che si ripete. Merito di chi subentra? Anche. Ma spesso è anche merito delle circostanze. Alla squadra ho ribadito che la Samp deve avere un'identità. Le partite poi si possono anche perdere ma attraverso un colore chiaro. Giocare partite come quelle di Udine ci catapulta nella mediocrità. Poi posso anche perdere e trovare spunti interessanti nella sconfitta perché ho messo in gioco una filosofia. Dove arriveremo non lo so. L'unica cosa che so è che martedì mattina ci vediamo a Bogliasco e ci alleniamo".

Ramirez in fase involutiva? "Ramirez se non ci sono spazi, e oggi ce n'erano ancora di meno, fa ancora più fatica come fa fatica Duvan. La partita va giudicata nei 90 minuti. Poi nella gara, tutte le squadre lasciano qualche spazio in più. Verre è un ragazzo che si impegna molto. Magari la prossima fanno bene e diciamo qualcosa di diverso. L'importante è che loro si sentano parte della squadra".

Praet? "E' un giocatore di stampo europeo. Adesso mi pare che lui sia convinto, ma non ha solo qualità. Ha forza, è intelligente, è un giocatore forte". 

Zapata? "E' partito diesel ma poi l'ho visto crescere con l'andare della gara e ha fatto cose bellissime".

Caprari? "E' un giocatore d'attacco. Può giocare trequartista, punta. Come l'anno scorso quando ho messo Schick trequartista. Chi sa giocare può far tutto. Su di lui ho sempre detto che mi piace molto, deve crescere nella convinzione personale che è un giocatore forte".

Lei è scaramantico? "Io non sono scaramantico. Rispetto chi lo è".