Giampaolo in conferenza: "Dobbiamo convivere con la pressione. Mollare è semplice, lottare e combattere per saltare il fosso è difficile"

24.02.2019 15:47 di  Alberto De Venuto   vedi letture
Giampaolo in conferenza: "Dobbiamo convivere con la pressione. Mollare è semplice, lottare e combattere per saltare il fosso è difficile"
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E' un Marco Giampaolo soddisfatto e ambizioso quello che si è presentato in sala stampa per commentare la vittoria, per 1-0, contro il Cagliari. Il tecnico blucerchiato, nella consueta conferenza stampa post partita, ha toccato ogni aspetto tattico ma anche motivazionale della gara appena conclusa salvo poi passare alle ambizioni che questa squadra deve avere per provare a giocarsi l'Europa. 

"Non è stato semplice. Credo che la squadra abbia giocato, soprattutto nel primo tempo, con un filo di preoccupazione di troppo. Il che non giova mai soprattutto alle caratteristiche della mia squadra che deve giocare col vento in poppa. Invece avevamo le preoccupazioni sbagliate. Nel secondo tempo abbiamo scaricato quel fardello e la squadra ha fatto la partita che sa fare. Siamo anche migliorati con la prestazione individuale di alcuni calciatori. Abbiamo meritato ma io so che le partite sono sempre complicate".

Hai rivisto la leggerezza che volevi? "Questo è figlio del segno che lasciano le tre sconfitte. La capacità sta nel non farsi condizionare troppo perché poi se perdi leggerezza perdi le tue qualità. Se noi fossimo una squadra più di muscoli che di qualità ci saremmo stati meglio nella partita. Noi invece abbiamo altre caratteristiche. Noi oggi avevamo una squadra iper-offensiva. I centrocampisti giocavano prima sulla trequarti, davanti erano tutti attaccanti, Sala è un centrocampista con qualità tecniche. Ho voluto mandare questo messaggio perchè noi dobbiamo giocare a calcio anche se qualche volta c'è qualche mugugno per un passaggio sbagliato o per una giocata non vista in avanti ma che fa parte dell'annebbiamento che la sconfitta provoca. La squadra deve avere la capacità di gestire questo tipo di preoccupazione e devo dire che è stata anche brava. Ho voluto moltiplicare le qualità in campo perchè non si scappasse da quella visione di calcio".

L'intervento di Deiola? "Io non l'ho visto ma mi hanno detto che era clamorosamente da espulsione, mi hanno detto che c'era un rigore precedentemente a quello fischiato. L'esito della partita è stato quello. Il metro di misura dell'arbitro, forse per la prima volta, molto all'inglese e quindi tutte le decisioni che ha preso sono state coerenti col suo metro di misura. L'arbitro ha lasciato correre tantissimo, dovevamo capire che il metodo era quello".

Il rigore per la Samp? "Il fallo non l'ho rivisto. Non ho rivisto nessun'azione".

Quagliarella poteva servire Defrel nel primo tempo? "Fabio si era involato verso la porta, era sul sinistro e non se l'è sentita. Non so se in quel momento potesse servire Defrel".

Ripartenza? "Noi dovevamo vincere questa partita per continuare ad alimentare un sogno. Non avevamo un altro risultato. Probabilmente è pesato anche questo. Io ritengo che dobbiamo recuperare tutti i calciatori che sono fuori. Penso che questa squadra, se non perde la bussola di giocare in un certo modo, possa e debba dire la sua fino alla fine. E' una questione di mentalità e per mentalità intendo la capacità di convivere con la pressione e giocarsi ogni partita come se fosse l'ultima. Mollare è semplice, lottare e combattere per saltare il fosso è più difficile e devi metterti in gioco. Lì alziamo l'asticella, dobbiamo stare lì fino alla fine".

Il cambio di Murru? "E' stato in dubbio fin dall'inizio. Il Cagliari era con i cerotti ma anche la Samp. E' stato bravo che ha iniziato, poi fra i due tempi avevamo dei dubbi e poi ci ha avvisato lui che rischiava qualcosa di più".

Sala? "Ha fatto una gran partita. Mi è piaciuto".

Jankto ha dato quella corsa in più? "Nel primo tempo col freno a mano tirato mentre nella ripresa è andato. Ci ha dato verve, spirito, un po' di benzina pulita. Nel primo tempo così così ma non solo lui. Devo dire tutti, per una patina di sporco".