ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Paragonerei la Samp di Giampaolo a Muhammad Ali. Dobbiamo concentrarci su noi stessi"

31.10.2017 15:57 di  Enzo Tirotta   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Paragonerei la Samp di Giampaolo a Muhammad Ali. Dobbiamo concentrarci su noi stessi"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Siamo solo al primo giorno di freddo, che secondo il calendario del calcio significa essere solo all’inizio. Ma possiamo già dire che stiamo facendo bene.

Per carità: tutti in questa fase sono migliorabili, anche il Barcellona e soprattutto il Real Madrid. Ma ripeto: stiamo facendo bene. Per il momento siamo là, davanti a tutte le squadre cosiddette “normali”. In pole position per quello scudetto accessibile a chi non sia una squadra “monstre”.

Giochiamo a testa alta le nostre partite. E seppure talvolta si vada in difficoltà, si tiene duro e chi vuole superarci deve fare tutti quegli sforzi che poi alla fine si pagano. È stato così per l’Atalanta, anche per il Chievo. Direi pure con l’Inter, che non ha pagato ma non è stata tranquilla fino al fischio finale.

Se devo creare una metafora paragonerei la Samp di Giampaolo a Muhammad Ali. Anche noi, se ci attaccano, incassiamo. Ma alla fine se vogliono metterci giù devono faticare e non poco. E al momento in cui tirano il fiato, magari infliggiamo il colpo del k.o..

Queste sono le condizioni nelle quali arriviamo al derby. Quella che per noi è una finale di Champions. E non lo dico a caso. Perché dobbiamo affrontare questa partita come se fosse una finale di Champions League. Un derby mette sempre di fronte due squadre che hanno il 50% delle probabilità di prevalere. Qualunque sia il loro tasso tecnico, o la differenza dei valori in campo.

Ed è qui che deve venire fuori la metafora con Muhammad Ali. Dovremo far sbollire il momento di rabbia, l’agonismo spinto. E poi arriverà il momento di colpire. Il momento in cui conterà il fattore qualitativo. Il Genoa arriva da un campionato mediocre (quello passato) e da un inizio probabilmente ancora peggiore. Ha perso l’anno scorso 2 derby su 2.

Per comprendere bene cosa significa il derby dobbiamo ricordare come era la situazione per noi esattamente un anno fa. Si ritornava da un pareggio a Pescara. Con Viviano che lamentava un dito rotto. In condizioni di classifica e di umore imbarazzanti. Tecnico in bilico. Poi il derby ha cambiato tutto. E non ci siamo più fermati.

In poche parole dobbiamo concentrarci su noi stessi. E non badare a nulla, neppure al mercato. Sapete tutti a cosa mi riferisco e ve lo dico in un nome: Torreira. In questo momento non dobbiamo aver paura. Tutto può succedere, ma, ripeto, guardiamo alle cose più concrete. Come ad esempio al nostro fuoriclasse: Marco Giampaolo. Sempre di più Marco Giampaolo: il tecnico che tutti ci invidiano.

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