ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Il cartello Working in progress. Ora abbiamo solo una partita a cui pensare: Bologna"

23.11.2017 18:19 di Enzo Tirotta   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Tirotta: "Il cartello Working in progress. Ora abbiamo solo una partita a cui pensare: Bologna"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Archiviata nel modo che sappiamo e quindi con grande soddisfazione la partita contro la Juventus, i tifosi blucerchiati hanno ottenuto altre conferme. La Samp sta vivendo certamente un momento magico. E come tale merita di viverlo intensamente e a fondo.

I motivi che lo hanno determinato, inoltre, non possono certo essere definiti banali. Qui il caso o la fortuna non c’entrano. La Sampdoria è una squadra che desta stupore, ma che merita ognuno dei punti che ha conquistato. Le basi vengono da lontano. Non dimentichiamo che non è trascorso tanto tempo da quando la nostra Primavera vinse scudetto e Coppa.

E alcuni tra i gioielli cresciuti in casa hanno consentito di gestire le campagna acquisti come è stato fatto. I giovani del vivaio, crescendo, hanno portato fieno in cascina. E gli acquisti effettuati in conseguenza sono stati azzeccati. Una politica di questo tipo, se applicata diligentemente, paga. Ma ovviamente bisogna essere consci che qualche rischio lo comporta.

È anche vero, però, che se le cose vanno bene, come lo sono andate finora, i risultati arrivano. I vari Obiang, Soriano, Mustafi, per non parlare di Icardi e poi Muriel e Schick, sono stati rimpiazzati in modo da non farli troppo rimpiangere. E se quest’anno sono arrivati Strinic, Zapata, Caprari & company, lo si deve anche a queste cessioni.

È innegabile che il numero dei “titolari” sia salito. Avevamo 11 uomini contati, e oggi ne possiamo enumerare almeno 18. Perché alla squadra per così dire base, possiamo aggiungere 7 elementi che, se inseriti non sbilanciano i giochi. A partire dal portiere, con Puggioni dietro a Viviano, per proseguire con l’esterno destro (Bereszynski o Sala, cambierebbe proprio poco). E poi col centrocampo, il trequartista e l’attacco, in cui Caprari scalpita. In definitiva pagheremmo scotto solo in due o tre ruoli.

Tutto sommato, però, la discriminante maggiore che fa di questa Samp una squadra consapevole e matura è il suo gioco. Mi piace vedere la formazione blucerchiata come un cantiere che sfoggia il cartello “Working in progress”. Nulla viene lasciato al caso e ancor meno all’improvvisazione. Tutto ha il suo tempo. L’anno scorso è servito per imparare gioco e mentalità del tecnico. Quest’anno è importante per allargare le soluzioni di gioco, e propedeutico per approfondirle.

Nella scorsa stagione, pur apprezzando l’allenatore, eravamo di fronte ad un gioco bello, ma abbastanza prevedibile. Oggi la Samp, pur schierata con lo stesso modulo, si allunga, fa viaggiare la palla, gioca e imposta anche sulle fasce, che sono state sempre croce e delizia. Insomma una girandola di soluzioni che cancella monotonia e pericolo di prevedibilità.

Per finire, per ricollegarmi al piacere di cullare il nostro bel momento, vorrei ricordare quanto Giampaolo ha detto. Siamo andati in campo contro la grande Juventus, con la consapevolezza della loro forza, ma anche con la convinzione che avremmo potuto tentare il colpo. E anche questa è, se ci pensiamo bene, una grande prova dei nostri progressi.
Ora dobbiamo pensare che partite ne abbiamo solo una a cui pensare: il Bologna. E dopo il Bologna, di partite ne resterà solo una: con la Lazio. E così via. Passo dopo passo. Punto dopo punto.

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