ESCLUSIVA SN - Pedullà: Ranieri, mercato, Atalanta, derby, società

27.02.2021 09:23 di Diego Anelli   vedi letture
ESCLUSIVA SN - Pedullà: Ranieri, mercato, Atalanta, derby, società
© foto di Federico De Luca

La gestione Ranieri, il mini tour de force che prosegue con Atalanta e derby, il mercato e le ambizioni del club. Sampdorianews.net ha avuto il grande piacere di intervistare in esclusiva Alfredo Pedullà per analizzare tematiche di campo e mercato: 

La salvezza dopo aver preso la Sampdoria all'ultimo posto e 30 punti dopo quattro giornate del ritorno. Qualità di gioco e scelte tattiche oggetto di critiche. Era lecito aspettarsi oltre da Ranieri? "Non mi aspettavo di più, Ranieri ha fatto un buon lavoro, chi lo critica non sa di cosa si stia parlando. L'anno scorso la scelta Di Francesco si è dimostrata sbagliata, come peraltro suffragato in questi mesi dal cammino del Cagliari. Chi lo critica dimentica che non si può friggere il pesce con l'acqua senza l'olio giusto. Un anno fa Ranieri ha preso la squadra in una situazione drammatica di classifica, salvandola in anticipo tra mille difficoltà per colpe non sue. In questa stagione sta tenendo la squadra ben lontana dalla zona retrocessione grazie ad un lavoro importante. I tifosi legittimamente vogliono una squadra più forte, scenario possibile con una determinata programmazione".

Atalanta e derby in quattro giorni. Sampdoria chiamata ad un salto di qualità per alzare le aspettative?  "Mi attendo una continuità di risultati, la Sampdoria arriva più libera mentalmente, la classifica lo consente. L'Atalanta è reduce dalla prima sfida con il Real e sarà molto probabilmente senza Zapata. La Sampdoria se la può giocare in entrambe le sfide mantenendo la testa giusta. Può mettere in difficoltà l'Atalanta anche grazie all'intercambiabilità degli attaccanti, Gabbiadini è recuperato, è una notizia importante. Ci sarà poi il derby, non è mai una gara di serenità bensì di adrenalina. La Sampdoria se la può sempre giocare scendendo in campo con la mentalità giusta e le rotazioni potendo sfruttare la profondità dell'organico".

A settembre la scoperta Damsgaard, Candreva, Keita e Adrien Silva. A gennaio Torregrossa. La valutazione sull'operato doriano sul mercato. "Complessivamente ritengo sia stato un mercato sufficiente. La Sampdoria ha avuto alcune intuizioni e altrettante cadute. Candreva è stata una buona intuizione, finora ha avuto un rendimento altalenante, ha dato e ha tolto. Giudico sufficiente l'operato della società nell'ottica del mantenimento della categoria, non dimenticando mai la pandemia, tutte le restrizioni che ne derivano e i bilanci in rosso nel nostro calcio. Fatta questa doverosa premessa, ritengo che la Sampdoria debba legittimamente sognare un futuro più radioso, più luminoso con un altro progetto. La gestione Ferrero va ringraziata per quanto fatto con l'obiettivo del mantenimento della serie A, come del resto tutte le altre società che riescono a pagare gli stipendi nonostante tutto. Legittimamente i tifosi della Sampdoria desiderano lottare per obiettivi più ambiziosi, vogliono sognare di più e non doversi accontentare, come invece è accaduto in questi ultimi anni di assestamento. Occorre pensare ad un rilancio del brand e della competitività con programmi diversi".

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