ESCLUSIVA SN - "Allenatore, squadra e società sanno quanto valga Viviano. Quando Boskov coniò il termine "copetera"..."

11.12.2017 18:48 di  Enzo Tirotta   vedi letture
ESCLUSIVA SN - "Allenatore, squadra e società sanno quanto valga Viviano. Quando Boskov coniò il termine "copetera"..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Le valutazioni che si possono dare al punto rimediato a Cagliari sono molteplici, ma esulano tutte dalle banalità che hanno accompagnato le particolari vicende determinanti per il risultato. Come sempre quando la delusione prende il sopravvento ci si lascia andare a considerazioni spesso polemiche. Analisi che risultano sterili e in qualche caso poco obiettive. Per non parlare di quelle pretestuose.

La partita di Cagliari non ha visto una prestazione eccezionale da parte della Sampdoria, ma è comunque stata una partita che la Samp ha facilmente addomesticato. L’errore di Viviano va poi contestualizzato in un ambito diverso rispetto alla superficialità con la quale è stato affrontato. Emiliano è un giocatore che, dopo varie vicissitudine di carattere fisico, sta recuperando forma, condizioni e concentrazione. Punto. Tutto il resto appartiene all’universo delle illazioni. E quanto valga Viviano lo sanno l'allenatore, la squadra e la società.

Sulla base di ciò possiamo ancora ribadire che la Sampdoria è una squadra in cui l’atteggiamento in campo conta in modo straordinario. Addirittura più ancora dello schieramento delle cosiddette prime o seconde scelte. A Verona si rischiò di vincere senza avere alcuni titolari in campo, mentre a Udine, con la squadra che superò il Milan, beccammo 4 pappine.

Ora presente e futuro hanno il nome di Fiorentina e Sassuolo. A Firenze in Coppa avremo a disposizione la possibilità di qualificarci, anche perché la partita è abbordabile. Il che non significa che si vinca sicuramente, ma che ce la possiamo giocare. Tutto dipenderà dalla mentalità con cui affronteremo la gara. Dovremo scendere in campo con la testa alla Coppa e quindi con un piglio ancora diverso di quello di Cagliari. La Coppa Italia è sempre stata nel cuore dei tifosi. Lo stesso Boskov ne aveva colto l’importanza per il popolo blucerchiato quando coniò il termine di "Sampdoria, squadra copetera”. Sinceramente spero che anche Giampaolo ne colga la valenza.

E questa considerazione mi porta a valutare il feeling che si è instaurato tra il tecnico e la tifoseria. Un allenatore che ha il DNA da allenatore della Sampdoria. Garbato, volitivo, intelligente nei modi di interazione. Insomma un vero allenatore in stile “Vecchia Samp”. Ma ancora più di ciò Giampaolo si sta dimostrando l’anello forte della filiera squadra – tecnico - società. Colui che permette a Corte Lambruschini di svolgere appieno il suo lavoro di valorizzazione. Con lui si possono fare progetti a lungo termine.

Il coraggio di considerare i giovani ne è un aspetto emblematico. Quanti avrebbero avuto il coraggio di far disputare tutto quel minutaggio al Torreira di un anno e mezzo fa? Oppure a Schick e tutti gli altri, Skriniar compreso? Insomma: l’uomo giusto. Non solo al posto giusto, ma anche nel momento più opportuno. E questa coincidenza di eventi mi spinge all’ottimismo. Anche in relazione alle prossime sfide con Fiorentina e Sassuolo.

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