Bahlouli si racconta: "Un tripudio il secondo goal con il Chievo. Mio obiettivo provare a giocare partite in A"

10.06.2019 16:29 di Moreno Cavanna   vedi letture
Bahlouli si racconta: "Un tripudio il secondo goal con il Chievo. Mio obiettivo provare a giocare partite in A"
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

La Primavera blucerchiata ha raggiunto la salvezza all'ultimo respiro grazie alla fantastica vittoria interna contro il ChievoVerona.

Protagonista assoluto della partita e della stagione dei ragazzi di mister Pavan, Mohamed Bahlouli si è raccontato ai microfoni di sampdoria.it. Il classe 2000 è stato autore di numerose prestazioni di spessore, che gli hanno consentito di diventare punto fisso nell'undici titolare e guadagnarsi la prima convocazione nella massima serie.

Sul match con il ChievoVerona: "Con il Chievo è stata una gran partita, c’erano tanti tifosi venuti per sostenerci e noi non dovevamo assolutamente retrocedere. Abbiamo ascoltato i consigli del nostro allenatore e abbiamo fatto una grande partita. Abbiamo concesso il primo gol, ma siamo riusciti a reagire velocemente con il gol del pari, il secondo gol è stato un tripudio soprattutto per i tanti tifosi accorsi per incitarci. Per noi ha rappresentato una liberazione e dopo il gol del 2-1 tutti erano sollevati e sono contento di averlo realizzato di fronte ai nostri tifosi."

Sul trasferimento alla Sampdoria: "Terminata la stagione a Lione la scorsa estate nono ho trovato l’accordo con il mio club e il mio agente mi ha proposto la Sampdoria. Ho capito che era un bel progetto sportivo. La trattativa è stata rapida, ho firmato subito e sono molto contento."

Sulle sue origini: "Sono franco-algerino cresciuto a Lione e mi sono ispirato a mio fratello Farès: anche lui ha giocato a Lione e adesso gioca a Lille, in Francia. Mi ispiro molto a lui, e cerco di imparare il più possibile perché mi dà sempre tanti consigli. Quando posso vado a Lille per vedere le sue partite, mentre per lui è un po’ più difficile venire qua a Genova a causa dei suoi tanti impegni sportivi, ma quando abbiamo dei giorni di riposo ci ritroviamo a Lione."

Riguardo le sue caratteristiche e sulla stagione blucerchiata: "Sono un giocatore piuttosto tecnico, mi piace avere sempre il pallone tra i piedi. Mi piace fare goal, ma mi considero un giocatore polivalente, in grado di fare tutto sul terreno di gioco. Cerco di fare quel che serve. Il gol più importante è stato certamente quello contro il Chievo, ma anche quello realizzato con la Juventus è stato un bel gol, dove ho usato tutta la mia tecnica. In gare come quelle la difficoltà sta nell’affrontare grandissime squadre, che hanno spesso il possesso del pallone, ma mi ricordo che con l’allenatore abbiamo lavorato tutta la settimana per poter bloccare il loro gioco. Abbiamo chiuso la stagione come miglior difesa del campionato e quando affrontiamo squadre così importanti riusciamo a dare il nostro meglio. Siamo un gruppo unito, sempre concentrato e ci piace affrontare queste grandi squadre."

Sul rapporto con il mister: "Ho un ottimo rapporto con mister Pavan, c’è molta fiducia reciproca. Mi sono sempre allenato in maniera dura e intensa, ogni allenamento mi ha trasmesso tanta fiducia e io ho saputo ripagarla con le prestazioni in campo."

Sulla rosa blucerchiata: "Quest’anno avevamo una bella squadra avevamo ottimi giocatori come Scarlino, Benedetti, Yayi Mpie, e anche una difesa molto forte. Abbiamo perso dei punti in modo un po’ superficiale però contro le grandi squadre abbiamo quasi sempre fatto ottime partite. E’ un peccato perché avremmo potuto fare una stagione migliore con un piazzamento migliore in classifica. Tuttavia è stata una buona stagione e sono contento."

Riguardo il suo ambientamento: "Quando sono arrivato non parlavo italiano, per cui l’inserimento non è stato facile. C’erano Butrif, Yayi Mpie e Peeters che parlavano un po’ di francese e mi hanno aiutato. Anche fuori dal campo ho frequentato questo gruppo perché sono i ragazzi che parlano un po’ più di francese."

Sull'esperienza in prima squadra: "Mi sono allenato tanto con la prima squadra. E’ stato molto importante perché ho imparato molto da giocatori molto forti. Sono stato convocato per la prima volta in serie A per la trasferta di Milano con l’Inter. Grandissima emozione, per giunta anche nel giorno del mio compleanno in un gradissimo stadio e contro una squadra forte come l’Inter. Ho veramente imparato tanto allenandomi con la prima squadra."

Sugli obiettivi futuri: "Il mio obiettivo per la prossima stagione è quello di riprendere coi professionisti e provare a giocare delle partite in serie A."