UNA BOTTA DI DORIA: "Dimmelo tu dove devo andare..."

Subito dopo il 3-0 firmato da Caprari, la Sud ha cominciato a cantare il coro "Dimmelo tu dove devo andare...", dando un chiaro segnale di entusiasmo per le prestazioni dei ragazzi di Giampaolo, specie dopo aver assistito alle due partite casalinghe contro Atalanta e Crotone. C'è voglia di entisiasmarsi e di sognare, dopo stagioni criptiche e neutre. C'è – sopratutto - voglia di tornare "per le strade e tra la gente", per aggregarsi e festeggiare dopo tanto tempo qualcosa.

I minuti che separano dalla fine del primo tempo, vengono riempiti con forza dalla Gradinata Sud e anche dal resto dello stadio, poco a poco contagiato dal cuore pulsante della tifoseria doriana, che non ha smesso un secondo di sostenere i giocatori. Questo spirito di coesione e comunione di intenti, i tifosi sugli spalti e i giocatori in campo, crea l'ambiente giusto per la Samp e complicatissimo per gli altri. Quando il Ferraris diventa una bolgia si crea qualcosa di non spiegabile empiricamente ma solo misticamente e la compagine blucerchiata diventa inarrestabile. Perchè, in campo, ce lo deve "dire lei" dove dobbiamo andare tutti. Senza voli pindarici ma più in alto possibile.

Perché non si può "restare indifferenti" alla qualità del gioco teorizzato e messo in pratica dalla squadra doriana, non si può ignorare il cuore che ci mettono e l'attaccamento alla maglia che anche i nuovi arrivati hanno già dimostrato, senza dimenticare il gruppo che si è formato, elogiato da tutti, vecchi e nuovi, dirigenti e tifosi. 

"Dimmelo tu dove devo andare..."