"Strumenti di tifo", Tirotta: "Ho fatto parte della seconda generazione ultras. Quando ho risentito i colpi sul tamburo allo stadio..."

Enzo Tirotta ha ripreso il discorso di Cristiano Militello in merito alle condizioni degli stadi negli anni '80. Sampdorianews.net, presente all'evento, ha ripreso le sue dichiarazioni:

“A quell'epoca gli stadi italiani facevano davvero schifo, erano pericolosi, il modello di violenza era a livello generale più alto, si toccava con mano una minore attenzione verso l'ordine pubblico, ma – riporta Sampdorianews.net - come diceva Cristiano gli stadi erano comunque strapieni. Con il passare degli anni una parte dell'opinione pubblica ha individuato il mondo ultras come l'unico responsabile di una determinata situazione.

Quando ho risentito i colpi sul tamburo allo stadio....ho subito pensato che avrei voluto tornare indietro di qualche decennio, tornare a fare quello che facevo un tempo, ho guardato quel ragazzo che aveva quella possibilità e ho pensato “vorrei essere al tuo posto”.

A quell'epoca eravamo più giovani e spensierati, forse più ingenui ma ce la godevamo. Ho fatto parte della seconda generazione di ultras, quelli che hanno conosciuto la genesi del movimento, che – riporta Sampdorianews.net - lo hanno trasformato, parliamo della seconda metà degli anni '70 e poi degli anni '80. Il movimento si è evoluto nel tempo e ho purtroppo avuto più volte l'occasione di leggere e ascoltare come sia stato ritenuto da una parte dell'opinione pubblica il male dell'intero sistema calcistico”.

Enzo Tirotta ha ricordato il primo grande bandierone della storia mai visto in circolazione, parliamo del 1982, quando vennero raccolti presso i vari Sampdoria Club 50.000 lire, senza anticipare come sarebbero stati utilizzati e limitandosi alla frase “servono per il derby”. E il sogno diventò realtà nella stracittadina. Il resto è storia.