90 minuti nei Distinti: "Le coperte di lana nelle due fantasie di tendenza. Alla ricerca del caffè corretto sambuca..."
E infine la partita serale al Ferraris abbinata al freddo polare è arrivata… I blucerchiati devono sfidare la Lazio di Inzaghi e cercare di recuperare la brutta sconfitta subita a Bologna. Alcuni tifosi più temerari hanno già affrontato la temperatura ostile nel match di Coppa Italia contro il Pescara e questa volta sono organizzati.
Nel settore compaiono un paio di coperte di lana nelle due fantasie di tendenza: a quadri multicolore e il più classico rosso scozzese. Ma ci sono anche i pazzi che affrontano i 90 minuti come se fosse estate: vuoi rinunciare al jeans con il risvoltino e caviglia scoperta solo perché ci sono sei gradi? La Samp deve fare ancora a meno di Strinic e Linetty, e mette in campo Murru e Barreto. I giocatori ci credono e attaccano i biancocelesti, ma i tentativi terminano a lato, o vengono intercettati dalla difesa ospite. Gli avversari iniziano a prenderci le misure e rispondono colpo su colpo. Insomma… il primo tempo termina su uno 0-0 tutto sommato giusto.
Nell’intervallo tutti i commenti sono sulle altre partite: c’è chi parla del Genoa pensando a scenari più o meno tragici e chi racconta minuziosamente il primo punto guadagnato dal Benevento: “Hai visto il nostro Brignoli? Un grande! Si è lanciato di testa come se dovesse fare una vasca a stile e non un gol al 95’”. “E poi tutta la panchina in campo e tutti i giocatori verso la panchina… sembrava la finale della Coppa del Mondo!”
Nel frattempo risalgono dal bar gli uomini inviati a recuperare generi di prima necessità: “Vuoi tè o cioccolata calda?”
“Quello più fumante, grazie…”. “Non capisco perché non facciano più il caffè corretto sambuca… proprio oggi che serviva una botta di vita!” Inizia la ripresa e finalmente Zapata, servito da Quagliarella, riesce a superare Strakosha firmando la rete dell’1-0. Due minuti dopo Barreto ha sui piedi il pallone del possibile 2-0, ma il suo tiro termina di poco a lato. Tutti applaudono convinti, ma con scarsissimi risultati visto che con i guanti l’effetto è “silenziato”.
Poi Giampaolo coglie tutti alla sprovvista richiamando in panchina il numero 27 per fare entrare Dawid Kownacki e poco dopo Alvarez rileva Ramirez. Tutti si aspetterebbero il gol del numero 99, se non altro per tradizione, ma invece è Milinkovic a riportare il risultato in parità. “Vabbè dai, come risultato ci può anche stare… Basta non perdere…”. E invece purtroppo non sempre si può vincere come cantavano i The Rokes.
Al 45' gli ospiti passano in vantaggio e la verifica del VAR dichiara valido il gol di Caicedo. L’ultima speranza è una rete “alla Brignoli” di Viviano: il numero uno blucerchiato ci crede e in pieno recupero avanza fino a metà campo per dare una mano ai compagni. Ma arriva il triplice fischio a smorzare la speranza. Non ci resta che tornare a casa sotto il piumone cercando di non ascoltare i più pessimisti che prevedono un’altra sconfitta a Cagliari.