90 minuti nei Distinti: "La discesa libera a PyeongChang e l'uomo scotch"

Tradizionale appuntamento con la rubrica ironica di Sampdorianews.net dedicata agli originali commenti provenienti dal settore dei Distinti.
28.02.2018 19:20 di  Chiara Persico   vedi letture
90 minuti nei Distinti: "La discesa libera a PyeongChang e l'uomo scotch"

"Con la neve o sotto il solleone" recita il coro, ma non tutti i tifosi dei Distinti sembrano volerlo seguire alla lettera. Io ovviamente sì. Quindi anche se la bianca visitatrice sta scendendo su Marassi, armata solo di doppio strato di pantaloni felpati e maglietta termica, mi dirigo al Ferraris per assistere a Sampdoria - Udinese. 

La sconfitta a Milano è arrivata anche a causa di una prestazione poco brillante e i pochi infreddoliti tifosi sperano di vedere oggi una squadra più combattiva. Lo è di sicuro Bereszynski che si presenta in campo con la maglietta a maniche corte mentre Fabio porta giustamente i guanti.

Nonostante le temperature proibitive la Samp parte bene anche se le occasioni più nitide sono della squadra ospite. Al 34' sugli sviluppi di un corner battuto da Torreira, Silvestre si fa trovare in area e spiazza Bizzarri. Si va negli spogliatoi sull'1-0 sperando in un secondo tempo-lampo. 

Nella ripresa il protagonista è Zapata che, subentrato a Caprari, al 39’ recupera un pallone nella nostra metà campo, fa a sportellate per tutto il terreno di gioco, si libera del difensore bianconero come un ippopotamo si scrolla di dosso l'uccellino e segna. Di sinistro, da sinistra, sul secondo palo.

Persino l’arbitro va a stringere la mano a Duvan, ma nei distinti c’è un po’ di scetticismo: "Per me voleva passarla a Quagliarella!", "Ma sì ragazzi quello era chiaramente un cross venuto male che è diventato un goal venuto benissimo!", "So solo che mi sembrava di essere a PyeongChang a vedere la discesa libera".

Poi visto che tutto sommato non si sta poi così male a parte che dovranno amputarmi un paio di dita dei piedi, qualcuno pensa bene di abbattere la bandierina del calcio d’angolo e passano infiniti minuti per sistemarla. Quando tutti stavamo per perdere le speranze arriva l'uomo scotch che, meglio di Giovanni Muciaccia in Art Attack, mette una pezza alla situazione e si può riprendere il match con sette minuti di recupero.

Sette minuti che bastano a Silvestre per firmare la sua doppietta personale.  Peccato che malauguratamente sbagli porta e segni per l'Udinese. Termina 2-1 dopo un po’ di sana sofferenza che scalda gli animi fino al sospirato triplice fischio.